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Cronaca Pignataro Maggiore

Indagati 10 attivisti di 'Tempo Rosso': la Procura chiude le indagini

I ragazzi del centro sociale reagiscono con una manifestazione: "Atto politico"

Sono stati notificati, in questi giorni, 10 avvisi di conclusione indagini verso altrettanti militanti del Csoa Tempo Rosso di Pignataro Maggiore, con accuse che vanno dall’invasione e occupazione della struttura fino all’imbrattamento. Indagini condotte dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere.

“Un intervento senz’altro tempestivo - si legge in una nota del centro sociale - si sono accorti solo dopo 19 anni che gli stabili dell’ex macello di Pignataro sono stati liberati e restituiti all’uso della comunità, visto che in questi 19 anni sono migliaia le donne e gli uomini che hanno attraversato lo spazio. Anni di presenza costante sul territorio, in particolare in tutti i cicli di lotte a difesa della salute e dei territori: dalla discarica provinciale e la piattaforma per rifiuti industriali a Pignataro alla centrale biogas di Sparanise; dal gassificatore a Capua fino agli ultimi cicli di lotte a Calvi Risorta, contro la centrale a biomasse e per la bonifica della discarica ExPozzi, e a Bellona, per la bonifica dell’Ilside”.

Ed aggiungono: “Siamo inoltre consapevoli che il procedimento in questione, al di là delle valutazioni di carattere tecnico giuridico, è un procedimento squisitamente politico, perché politico e antagonista al sistema del dominio è il nostro percorso su questi territori. La nostra voce e i nostri corpi danno fastidio non tanto per l’invasione di cui si parla nel procedimento, quanto per la capacità di accendere i riflettori sulle speculazioni e gli interessi dei poteri forti che agiscono sul nostro territorio. Inutile dire che non ci lasceremo intimidire in nessun modo. Lanciamo l’appello a quanti in questi venti anni hanno attraversato lo spazio (da chi ha dato il proprio contributo suonando, dipingendo, montando, smontando, a chi ci ha incontrato nelle decine di cicli di lotte a difesa dei territori, a quanti abbiamo incontrato ed incontriamo nelle strade delle lotte e dei conflitti ogni giorno) ad abbracciare la nostra battaglia di indisponibilità alla resa e di autodifesa del concetto stesso di Tempo Rosso, oltre che delle mura di cemento armato. Difendere Tempo Rosso per difendere le, seppur poche ma ugualmente vitali, conquiste che siamo riusciti ad ottenere in questi anni. Invitiamo tutte e tutti all’assemblea in difesa di Tempo Rosso che si terrà domenica 11 Febbraio alle 18 presso gli stabili dell’ex macello e, ad esprimere solidarieta’ e sostegno alla comunità ribelle dell’agro caleno”.

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