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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Casapesenna

In manette l'imprenditore di Zagaria, indagati anche tre prestanome

Fontana ha attribuito ai tre quote e utili di due società dopo il fallimento della sua Fc Costruzioni

Ci sono anche tre indagati a piede libero nell’inchiesta che ha portato all’arresto di Michele Fontana, l’imprenditore di Casapesenna finito in manette nell’ambito dell’indagine della DDA di Napoli che ha permesso di evidenziare come Fontana fosse contiguo al clan dei Casalesi, e in particolare alla fazione capeggiata da Michele Zagaria.

Nei guai sono finiti tre persone, una di Casapesenna e due napoletani residenti in provincia di Potenza, prestanome di Fontana ai quali l’imprenditore avrebbe attribuito fittiziamente le quote e gli utili di due società neo-costituite operanti sempre nel settore delle costruzioni pur mantenendone di fatto la titolarità e la gestione.

Una scelta dovuta al fallimento avvenuto nel 2016 della Fc Costruzioni, la società di Fontana che era riuscita ad accaparrarsi tra il 2009 e il 2010 gli appalti per l’ampliamento del cimitero di Trentola Ducenta, poi revocatogli per una interdittiva antimafia, e per quello di Casapesenna.

Ad inguaiare Fontana sono state le rivelazioni di alcuni “collaboratori storici di giustizia”, che già in passato avevano rilasciato importati dichiarazioni sulla fazione Zagaria del clan dei Casalesi. Nell'ambito dell'inchiesta sono state sequestrate due società riconducibili a Fontana per un valore di 4 milioni di euro. 

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