Incendio nella fabbrica di caffè, arrivano i primi risultati dell'Arpac
Riscontrata la presenza di sostanze inquinanti, ma non c’è nessun superamento dei limiti di legge per il biossido di azoto
Sono arrivati i primi risultati del monitoraggio della qualità dell’aria, effettuato dall'Arpac, dopo il maxi incendio che ha devastato la Cida srl, l'azienda che produce cialde di caffè a San Marco Evangelista, nella zona Asi.
Il campionamento di sostanze organiche volatili (SOV) effettuato nella notte fra il 26 e il 27 luglio scorso, ha riscontrato la presenza di sostanze inquinanti compatibili con l'evento in corso.
Le misurazioni successive, effettuate con il laboratorio mobile dell’Arpac, installato a circa 1 km dal sito dell’incendio, hanno evidenziato che non c’è nessun superamento dei limiti di legge per il biossido di azoto, anche se i valori risultano superiori rispetto a quelli delle stazioni circostanti.
Elevati invece, al momento, i valori orari di polveri sulla base della media giornaliera. Gli sforamenti dei limiti di legge per il PM10 rilevati sono stati riscontrati anche in numerose altre stazioni e sono da collegarsi a un evento sahariano.