
I fratelli Antonio e Nicola Diana
CAMORRA L'arresto dei fratelli Diana. Il padre fu ucciso dal sicari del clan
Hanno creato un impero sui rifiuti. Incastrati dai pentiti
All’alba sono scattate le manette per i due fratelli imprenditori Nicola ed Antonio Diana, originari di Casapesenna, proprietari della società Erreplast di Gricignano d’Aversa, una ditta che si occupa del riciclo della plastica. Entrambi sono agli arresti domiciliari insieme allo zio Armando.
Ma secondo gli inquirenti che stamattina li hanno bloccati nelle loro abitazioni, quella loro “faccia anti-mafia” (hanno creato anche una fondazione che organizza eventi anti-camorra) in realtà nascondeva altri interessi: quelli più cupi e nascosti, e sicuramente quelli più infamanti. Ancor di più per chi, come i fratelli Diana, ha perso il proprio padre proprio per mano dei boss sanguinari: Mario Diana, infatti, fu ammazzato nel 1985 perché, da imprenditore, non volle piegarsi ai clan. Ed i figli si costituirono anche parte civile nel processo.
Ora questa inchiesta che rischia di gettare ombre su due fratelli che erano diventato un simbolo per l’agro aversano. I due imprenditori casertani ricoprono ruoli anche all’interno di Confindustria Caserta e Camera di Commercio.