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Cronaca Marcianise

Da imprenditore a capo dei nuovi Quaqquaroni, i pentiti: "Faceva lo spione per gli omicidi"

Al via gli interrogatori di garanzia per i 7 indagati arrestati nell'inchiesta della Dda sui Piccolo-Letizia

Al via gli interrogatori di garanzia per gli indagati accusati di far parte del nuovo gruppo del clan Piccolo Letizia che, dopo la raffica di arresti del 2019, si stava ricomponendo sotto la guida di Agostino Piccolo, imprenditore edile e cugino dei due Achille Piccolo, figli rispettivamente di Antimo ed Angelo Piccolo fondatori della cosca ed uccisi nella faida con i Belforte. 

Nel corso della giornata di giovedì, sfileranno dinanzi al gip Marcello De Chiara del tribunale di Napoli proprio Agostino Piccolo (difeso dall'avvocato Nicola Russo), Gaetano Monica (difeso dall'avvocato Umberto Elia) e Gaetano Viciglione (difeso dall'avvocato Mariano Omarto). Interrogatorio di garanzia anche per Salvatore Letizia, detenuto in Albania e ritenuto al vertice del sodalizio dei Quaqquaroni insieme a suo fratello Primo Letizia, divenuto poi collaboratore di giustizia svelando ai magistrati della Dda le dinamiche interne al clan.

E quello che emerge è uno spaccato di nuova operatività, nonostante gli arresti dei vertici, con Agostino Piccolo che avrebbe assunto la reggenza dei Quaqquaroni per via del suo legame di sangue. Una rapida ascesa, da imprenditore incensurato a capoclan. I collaboratori lo indicano come "intraneo" alle logiche criminali dei Piccolo-Letizia per i quali avrebbe raccolto le tangenti estorsive nei confronti degli imprenditori storicamente assoggettati ai Quaqquaroni. Bastava spendere il suo nome - "sono il compariello di Agostino" - per essere pagati. 

Non solo. I collaboratori di giustizia Bruno Buttone e Camillo Belforte (figlio del capoclan dei Mazzacane Salvatore) indicano Agostino Piccolo come specchiettista di alcuni omicidi. "Veniva adibito dal clan alla segnalazione della vittima per la commissione degli omicidi", ha detto il rampollo dei Belforte. Una dichiarazione confermata anche da Bruno Buttone che ha aggiunto che "nel nostro gruppo si sapeva che Agostino aveva la funzione di spione per il gruppo avverso. Io pure l'ho visto in diverse occasioni aggirarsi nei pressi della mia abitazione". 

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