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Cronaca Capua

Il guardiano del 'tesoro dei narcos' torna libero

Stava controllando la piantagione del valore di 5 milioni di euro. Arresto convalidato ma senza misure cautelari

Arrestato per reingresso illegale sul territorio italiano, il giudice convalida l'arresto ma decide di non applicare nessuna misura cautelare. È quanto disposto dal giudice monocratico Marzia Pellegrino, in sede di udienza di convalida dell'arresto per violazione delle norme sull'immigrazione celebrata con rito direttissimo di AK29 anni, albanese senza fissa, dimora domiciliato presso l'alloggio di un amico a Capua, guardiano di una mega piantagione di marijuana rinvenuta in via Brezza a Capua (motivo per il quale stato è deferito per produzione traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti).

Il 29enne, irregolare sul territorio italiano, assistito dall'avvocato Giuseppe Conte, è stato sorpreso dalla guardia di finanza di Giugliano in Campania in uno degli accessi ad un fondo agricolo in via Brezza a Capua adibito a piantagione di cannabis dove sono state rinvenute 378 piante di oltre 2 metri di altezza destinate all'estrazione di marijuana già mature e pronte per il raccolto nonché 33 sacchi già pronti per lo stoccaggio ed il trasporto delle piante. Lo stupefacente sequestrato e poi distrutto e pati a circa 600kg con un valore di mercato di 5 milioni di euro.

AK è stato sorpreso dai finanzieri mentre trascinava un sacco di tela con indumenti che emanavano un forte odore di droga con segni visibili della coltivazione dello stupefacente ed occultati tra gli indumenti 30 grammi di hashish. All'esito di ulteriori controlli delle fiamme gialle AK è essere destinato a un decreto di espulsione dal territorio italiano nel 2018 ma nonostante ciò continuava a permanente sul territorio italiano.

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