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Cronaca Parete / Via Scipione l'Africano

Coniugi sgozzati, il genero: "Non meritavano di morire così". Emergono nuove aggressioni

Graziano Afratellanza aveva già aggredito la mamma con un bastone

“Quando i genitori hanno chiesto aiuto alle forze dell’ordine e alle istituzioni sono stati respinti: se non fa nulla non possiamo intervenire”: è questo uno dei tanti retroscena che rendono ancora più amaro il duplice omicidio di via Scipione l’Africano a Parete. A raccontarlo è Flavio, il marito di Giovanna, la figlia di Francesco ed Antonietta Afratellanza, che ricorda come “tante volte è stato chiesto di fare qualcosa”.

In passato soprattutto la mamma di Graziano, Antonietta Della Della Gatta, aveva fatto segnalazioni alle istituzioni ed alle forze dell'ordine per chiedere una mano per quel figlio troppo violento ma dall’altra parte, come troppe volte successo, è arrivata una risposta che non ha dato speranze a quelle povere vittime di un uomo che viveva una vita tutta sua, fatta di solitudine e disturbi psichici.

Già in passato Graziano aveva provato a fare male alla mamma mentre al papà “voleva bene” e in una occasione addirittura riuscì a colpire la donna al braccio con un bastone provocandole una lesione. In un’altra occasione provò a dare fuoco all’abitazione.

In tanti pensavano che qualcosa di grave potesse accadere in quella casa ma “mai potevamo pensare a qualcosa di così assurdo – conclude Flavio – anche perché i miei suoceri erano delle persone eccezionali. Non meritavano una morte così violenta dopo anni di lavoro e sacrifici”.

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