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Cronaca Pignataro Maggiore

Furto di energia elettrica, salvato dalla prescrizione

Avrebbe dovuto pagare 15mila euro di condanna

Aveva sempre processato la sua innocenza, contestando che quell’attacco all’esterno della sua abitazione sarebbe potuto servire a chiunque. Ma nei primi due gradi di giudizio non era stato creduto e per questo aveva ottenuto una condanna a 15mila euro. Ma in Cassazione è arrivata la svolta. L’imputato, residente a Pignataro Maggiore, si è visto annullare la condanna con rinvio in Appello perché il reato risulta prescritto. “Una volta sopraggiunta la prescrizione del reato - scrivono - al fine di pervenire al proscioglimento nel merito dell'imputato occorre applicare il principio di diritto secondo cui 'positivamente' deve emergere dagli atti processuali, senza necessità di ulteriore accertamento, l'estraneità dell'imputato a quanto allo stesso contestato, e ciò nel senso che si evidenzi l'assoluta assenza della prova di colpevolezza di quello, ovvero la prova positiva della sua innocenza, non rilevando l'eventuale mera contraddittorietà o insufficienza della prova che richiede il compimento di un apprezzamento ponderato tra opposte risultanze.  Ciò non è riscontrabile nel caso di specie, in cui questa Corte - anche tenendo conto degli elementi evidenziati nella motivazione della sentenza di merito - non ravvisa alcuna delle ipotesi sussumibili nel quadro delle previsioni di cui al secondo comma dell'art. 129 c.p.p. Ne discende che la sentenza impugnata va annullata senza rinvio per essere il reato contestato all'imputato estinto per prescrizione".

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