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Cronaca Santa Maria Capua Vetere

Presi dopo il colpo in appartamento: dopo 24 ore sono a casa

Il giudice ha disposto gli arresti domiciliari per entrambi. Uno ha ammesso: "Facevamo da palo"

Arresti domiciliari per Petko J. e Kaky D., entrambi serbi rispettivamente di 43 e 42 anni, che avrebbero fatto da palo ad altri due topi di appartamento entrati in azione al parco Solaria di Santa Maria Capua Vetere ed arrestati dai carabinieri. 

È quanto disposto nel corso del giudizio direttissimo dal giudice Francesco Maione del tribunale di Santa Maria Capua Vetere dinanzi al quale si sono presentati i due ladri serbi assistiti dall'avvocato Enzo Domenico Spina per rispondere dei reati di tentato furto aggravato in concorso, ricettazione e possesso ingiustificato di oggetti atti allo scasso. I due connazionali sono stati sorpresi dai carabinieri a bordo di un SUV di colore nero risultato poi esser rubato nel basso Lazio a cui erano state applicate targhe contraffatte a motore acceso e fari spenti. Una modalità di sosta in prossimità del Parco Solaria che ha insospettito i militari che avvicinandosi ai due  'pali' hanno scoperto che erano in stretto contatto con i due complici che si trovavano all'interno di un appartamento sito al primo piano del medesimo parco pronti a fare razzia.

Un piano della banda andato in fumo grazie alla tempestività dei carabinieri. Gli altri due topi d'appartamento erano riusciti ad introdursi nell'appartamento dopo aver divelto il cancelletto ed una porta finestra. Una volta in camera da letto in cerca di qualcosa da sottrarre hanno sentito le voci dei carabinieri durante la conversazione ancora in corso coi i due pali e lanciandosi da un balcone si sono dileguati nelle campagne limitrofe per non esser beccati.

I carabinieri procedendo alla perquisizione del SUV su cui attendevano i due serbi hanno rinvenuto monili e oggetti preziosi occultati non nel vano portaoggetti. Rinvenuto un salvadanaio contenente le offerte per la raccolta fondi in favore dell'Ucraina, diversi oggetti atti allo scasso,un elettrodomestico,bottiglie di liquori e prodotti alimentari. Merce oggetto di precedenti furti in corso di quantificazione. In sede di convalida del fermo disposto dal Sostituto Procuratore Giacomo Urbano, il 42enne ha ammesso l'esistenza di un precedente accordo con gli altri due componenti della banda ora fuggitivi e del ruolo ricoperto nel piano. Si torna in aula nella prima settimana del mese di settembre quando il legale dei due serbi opterà per il rito abbreviato.

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