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Cronaca Grazzanise

Furti in aziende e concessionarie, 10 davanti al giudice

Gli interrogatori di garanzia resi dalla banda dedita alla commissione di furti perpetrati nella fascia oraria notturna nelle province di Caserta, Napoli, Isernia e Cosenza

Si avvalgono della facoltà di non rispondere ed alcuni rendono spontanee dichiarazioni cercando di chiarire la propria posizione. È il risultato degli interrogatori di garanzia resi dinanzi al giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Santa Maria, Alessia Stadio, dalla banda composta perlopiù da rumeni dediti alla commissione di furti perpetrati nella fascia oraria notturna nelle province di Caserta, Napoli, Isernia e Cosenza, sgominata dai carabinieri della compagnia di Santa Maria Capua Vetere.

Si tratta di 9 cittadini rumeni ed un cittadino italiano destinatari di altrettante misure cautelari emesse dal gip sammaritano per il reato di furto aggravato in concorso. Si tratta di Ian Ovidiu Barclau, Sergiu Bacrau, Serafin Raul Bacrau destinatari della custodia cautelare in carcere, mentre Gianluca Tassinari è agli arresti domiciliari. Infine Florentin Marian Varga, George Florin Fas, Ionut David Padure, Gigel Marius Vasile, Florin Tenta Albei, Ionut Titi Bejnaru sono destinatari della misura cautelare dell'obbligo di dimora nel comune di residenza.

Il provvedimento cautelare nasce da una costola di una precedente indagine dei carabinieri della compagnia di Santa Maria Capua Vetere che portò all'arresto di 6 persone tra cui due degli odierni indagati, quali Serafin Raul Bacrau e Ionut Titi Bejnaru, per furto aggravato, estorsione e ricettazione di attrezzi agricoli. Da quella indagine i carabinieri della stazione di Grazzanise hanno proseguito l'attività investigativa giungendo all'individuazione dei 10 indagati.

Nelle loro dichiarazioni spontanee alcuni componenti della banda hanno chiarito la natura di alcuni legami intercorrenti tra loro, come nel caso di Gianluca Tassinari che conosceva uno degli altri componenti poiché congiunto alla propria ex moglie. Altri hanno negato la posizione subordinata nei confronti di Gigel Marius Vasile, considerato dagli inquirenti l'influente ricettatore che impartiva direttive sulla destinazione della refurtiva. Nel collegio difensivo sono impegnati, tra gli altri, gli avvocati Giuseppe Di Monaco, Adriano Aran e Generoso Grasso.

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