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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Castel Volturno

Fissati gli interrogatori per la banda di topi d'appartamento

Stamattina gli indagati saranno ascoltati: devono rispondere di circa 30 colpi

Fissati per stamani gli interrogatori di garanzia tra il carcere di Poggioreale e la casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere per gli indagati (9 ristretti in carcere, 3 ai domiciliari ed uno ricercato: Roman Duric di 21 anni domiciliato presso il campo nomadi di Acerra) ritenuti responsabili a vario titolo di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di furti in abitazione e rapine improprie.

Gli indagati dovranno rispondere coi loro legali tra cui l'avvocato Felice Belluomo e l'avvocato Gennaro Caracciolo nel collegio difensivo, di ben 30 colpi messi a segno in sei mesi sul territorio campano ed in Regioni limitrofe come Lazio e Calabria tra il mese giugno ed il dicembre del 2017. Sono stati tratti in arresto il 10 ottobre dagli agenti della Squadra Mobile di Caserta supportati dalla Squadra Mobile di Napoli, Catanzaro, Avellino e Ravenna in esecuzione delle ordinanze di custodie cautelari disposte dal GIP Del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere Alessandra Grammatica.

Una capillare attività investigativa svolta dalla Squadra Mobile di Caserta coordinata dalla Procura sammaritana che vide la sua genesi con una rapina impropria commessa nel giugno 2017 presso l'abitazione di un'imprenditrice di Casagiove. Lì i malviventi si finsero poliziotti per avere libero accesso presso l'abitazione oggetto delle loro mire. Dalla disamina delle conversazioni captate sulle utenze telefoniche monitorate dagli poliziotti casertani è emerso un modus operandi fatto di travestimenti, colpi in diretta e svago post furto in discoteca in compagnia di qualche donna.

Ciò è quanto emerso dal furto in abitazione avvenuto a Maddaloni nell'ottobre 2017 dove i ladri si erano impossessati di una pistola modello Smith Wesson calibro 38 special, relative munizioni tutte regolarmente denunciate dal proprietario, di una somma di denaro pari a 5.000 euro e numerosi monili e gioielli ed una vettura. Nell'occasione Dordevic Dejan alias Valentino uno degli indagati ricoprì il ruolo di palo rimanendo all'esterno dell'abitazione in costante contatto telefonico con i correi presenti all'interno della casa per allertarli di un eventuale pericolo o per recuperarli in caso qualcosa fosse andato storto. Terminato il colpo a bordo della vettura depredata si allontanarono in direzione Napoli in cerca di una discoteca dove riprendersi dalle 'fatiche del duro lavoro' compiuto in compagnia di qualche donna, sempre che i loro servigi non servissero altrove.

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