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Cronaca

Al Duomo l'addio all'ingegnere Ruberto

L'ex dirigente è morto in ospedale

Il Duomo di Santa Maria Capua Vetere era gremito di persone (un’intera città ha partecipato) per l’estremo saluto all’ingegnere Antonio Ruberto, deceduto, a soli 68 anni, lunedì all’Ospedale di Aversa, dove era ricoverato nel Reparto Rianimazione da oltre un mese a seguito di una crisi respiratoria che aveva messo a dura prova il suo fisico che alla fine ha ceduto. In tantissimi amici e concittadini hanno voluto testimoniare,con la loro presenza, al rito esequiale per rendere omaggio alla sua memoria. Suggestive le parole di Padre Mario Miele che ha presieduto la Messa solenne concelebrata da cinque sacerdoti (tra cui don Andrea Monaco, don Franco Amico, Don Domenico Piccirillo). Canti di preghiera hanno accompagnato la funzione del sacro rito esequiale. Si sono stretti intorno alla sua famiglia le autorità e i colleghi e collaboratori d’Ufficio del Comune che hanno espresso il loro cordoglio ai congiunti nel ricordare un professionista conosciutissimo nella Citta’ del Foro e nella provincia. Per decenni l’ingegnere Antonio Ruberto era stato dirigente dell’Ufficio Tecnico presso il Comune di Santa Maria Capua Vetere dove era considerato una memoria storica per le opere e per i servizi realizzati in Citta’. Il 13 aprile 1972 il Presidente della Repubblica lo aveva insignito del titolo di Grande Ufficiale dell’ Ordine al Merito della Repubblica Italiana per meriti speciali e di recente era stato collocato a riposo. Esperto conoscitore del settore urbanistico e della vita urbana della Citta’ nel 2007 era stato lui a firmare il protocollo d'intesa che individuava, dopo trentanni di attesa, le soluzioni definitive alle problematiche riguardanti la realizzazione del nuovo svincolo autostradale di Santa Maria Capua Vetere sull'A1 e la sua connessione con la Variante Anas e la viabilità ordinaria lungo la locale via Galatina. A siglare l'accordo con l’ingegnere Antonio Ruberto, che rappresentava la Citta’ sammaritana, il vicepresidente della Provincia dell’epoca, il responsabile della società Autostrade e l'ingegnere Dirigente per l'Anas. Rispetto al progetto originario dello svincolo, fu proprio l’ingegnere Ruberto, come ricordano i suoi collaboratori e colleghi, ad introdurre la realizzazione di una rotatoria esterna con l'obbiettivo di garantire una migliore viabilità sul nodo infrastrutturale strategico. E quel progetto venne realizzato di li a pochi mesi.

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