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Cronaca San Nicola la Strada

CIAO DAVIDE Un lungo applauso per l'ultimo saluto al giovane studente di Ingegneria

In una chiesa gremita i funerali del ragazzo ucciso da un albero

Quando Davide è tornato a casa la pioggia si è fermata. Quasi come a voler testimoniare che anche le lacrime erano finite. Ma negli occhi sempre lucidi della famiglia Natale e degli amici che lo hanno accompagnato nel suo ultimo viaggio terreno c'era tutta la rabbia ed il dolore per una vita spezzata troppo presto. 

Trovare uno spazio nella chiesa di Santa Maria degli Angeli a San Nicola la Strada, dove si sono svolti nel pomeriggio i funerali del 21enne studente di Ingegneria Meccanica (ucciso lunedì pomeriggio da un albero caduto a Napoli), era praticamente impossibile. Tutti sono corsi ad abbracciare lui e la sua famiglia, a partire dal sindaco Vito Marotta (accompagnato da una delegazione del Comune), con l'ex senatrice e consigliere regionale Lucia Esposito, l'assessore regionale Sonia Palmeri e il consigliere regionale Stefano Graziano, insieme ad una rappresentanza della Regione Campania, di cui il padre era funzionario. Ma soprattutto c'erano gli amici. Quelli del basket (vestiti coi completini), gli ufficiali di gara (con la magliette nere della federazione), i compagni di scuola e quelli di una vita.

"Noi non comprendiamo quello che è accaduto a Davide, ma lo affidiamo a te" ha detto don Franco Catrame nel corso dei funerali, parole che testimoniano a pieno l'animo di tutti coloro che oggi hanno salutato Davide e che da lunedì si pongono tutti la stessa domanda ("Perché?") a cui, forse, solo le indagini aperte dalla Procura di Napoli potranno dare una risposta, che comunque non basterà a dare un sollievo a tanti cuori ormai spezzati.

E dalle parole dei cugini Antonio e Maria Rosaria, passando per la compagna di classe della V D De liceo Diaz di Caserta, fino ai rappresentanti degli studenti della Federico II ed a quelli della società di basket è emersa ancor di più la grandezza di Davide.

"Avevi tanti sono e tanti progetti, ora cercheremo noi di portarli avanti per te" ha detto il cugino. "Tu eri un amico vero, quello che finiva sempre prima il mio compito di matematica prima di iniziare il tuo" ha ricordato Lucia. "Eri quello che mi diceva sempre 'non ti preoccupare, andrà tutto bene' ed ora vorrei che ancora me lo ripetessi una volta. In me resta il ricordo della persona che eri che è l'unica arma per combattere questo dolore".

Poi la bara bianca ha iniziato il suo cammino tra le navate passando in mezzo ad un cordolo umano formato dagli amici, con l'applauso ed i palloncini bianchi fatti volare in cielo ad accompagnare Davide, vittima di un destino davvero troppo crudele.

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