rotate-mobile
Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Un cancelliere casertano indagato per la fuga di notizie in Procura

Perquisizioni dei carabinieri dopo le rivelazioni alla stampa sulla loggia Ungheria

Sarebbe un cancelliere con la passione per la letteratura, originario della provincia di Caserta, la talpa della Procura di Perugia che avrebbe rivelato agli organi di informazione atti ancora coperti dal segreto istruttorio relativi alla cosiddetta loggia Ungheria. 

A rivelare il retroscena è il quotidiano "La Verità". Il dipendente della Procura, attualmente in servizio all'ufficio esecuzione della Procura e che non ha più nulla a che fare con le indagini, al momento risulta indagato. Nei giorni scorsi, come confermato dallo stesso procuratore Cantone, "sono state effettuate indagini informatiche e perquisizioni, delegate congiuntamente ai Carabinieri del reparto provinciale di Perugia e al Compartimento di polizia postale di Perugia a seguito della pubblicazione di notizie riservate relative al processo sulla cosiddetta loggia Ungheria". Per gli inquirenti, riferiscono i colleghi di Perugia Today, si sarebbe intrufolato nel sistema anche in altre occasioni, scaricando ulteriori documenti riservati. I reati ipotizzati sono accesso abusivo a sistemi informatici pubblici e quello di rivelazione di segreto di ufficio.

La Loggia Ungheria, secondo la Procura di Perugia, doveva essere un’associazione segreta, una sorta di nuova P2, ma sarebbe solo un’invenzione dell’avvocato Piero Amara: “Sull’esistenza dell’associazione non sono, infatti, emersi elementi neanche indiretti che potessero attestarne l’esistenza al di fuori delle dichiarazioni di Amara e delle dichiarazioni di un altro indagato, socio di Amara, che però si è limitato a dichiarare il dato dell’esistenza dell’associazione senza fornire alcun elemento concreto di cui sua conoscenza diretta e si è poi avvalso da ultimo della facoltà di non rispondere, impedendo quindi di operare alcun accertamento mirato”.

A nominare per la prima volta la Loggia Ungheria è l’ex legale esterno di Eni, Piero Amara, che viene sentito dai magistrati milanesi Ilaria Pedio e Paolo Storari nell’ambito di uno dei filoni dell’inchiesta Eni, in particolare quello chiamato “Falso complotto Eni” nel dicembre del 2019 e nel gennaio del 2020. In quella occasione racconta dell’esistenza di quella che lui chiama la loggia Ungheria, una associazione segreta composta da magistrati, politici, funzionari delle forze dell’ordine e uomini di potere, che operava per influenzare gli esiti dei processi e altre attività occulte.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Un cancelliere casertano indagato per la fuga di notizie in Procura

CasertaNews è in caricamento