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Cronaca Maddaloni

Fucili del clan, revocata la sorveglianza speciale per 34enne

I giudici d'Appello hanno cancellato la misura disposta dal tribunale di Santa Maria Capua Vetere

Il suo nome spuntò fuori da alcune intercettazioni nell'ambito di un'indagine sul clan D'Albenzio di Maddaloni. Secondo la Dda, Antonio Di Vico, 34 anni di Maddaloni, avrebbe riparato due fucili a canne mozze che erano nella disponibilità del sodalizio camorristico. 

Un'accusa pesante che man mano è divenuta sempre più marginale. Al punto che la stessa Antimafia ha concesso al 34enne di patteggiare la pena con la concessione del beneficio della sospensione della stessa e la non menzione nel casellario giudiziale. Ma nonostante un verdetto sostanzialmente favorevole la sezione delle Misure di Sorveglianza del tribunale di Santa Maria Capua Vetere aveva applicato la misura della sorveglianza speciale per due anni ritenendo Di Vico "pericoloso". 

Una decisione che è stata letteralmente cancellata dalla Corte d'Appello di Napoli che - accogliendo le argomentazioni del difensore di Di Vico, l'avvocato Dezio Ferraro - ha revocato ex tunc, cioè con efficacia retroattiva e quindi facendo venir meno il provvedimento annullato dalla data della sua emissione.  

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