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Cronaca Marcianise

Maxi sequestro da 9 milioni: arrestati in 3

Le indagini della Finanza hanno svelato una truffa allo Stato

Gli uomini della Guardia di Finanza di Caserta hanno posto in esecuzione un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari per Leone Stefano Cicala, 53 anni, Ahmed Abdelmoeti Abdelfattah, egiziano di 29 anni, ed Antonio Caldore, 45 anni, per vari delitti di frode fiscale. E’ stato eseguito un decreto di sequestro preventivo pari a 9 milioni di euro.

L’ordinanza cautelare si fonda su un compendio indiziario a carico di tre, risultati coinvolti a vario titolo in svariate condotte fraudolente integranti delitti tributari. Gli sono stati contestati i delitti di emissione ed utilizzo in dichiarazione fiscale di fatture per operazioni inesistenti nonché l’illecito impiego di falsi crediti Iva portati a compensazione. Sono state contestate plurime operazioni commerciali fittizie, realizzate tra il 2015 ed il 2017, a beneficio di una società con sede legale a Marcianise attiva nel commercio all’ingrosso di bevande, vini e prodotti alimentari. Da qui il sequestro per circa 9 milioni di euro nei confronti della società beneficiaria e del suo amministratore.

L’esecuzione dei provvedimenti cautelari costituisce l’epilogo di un’articolata attività indagine delegata dalla Procura alle Fiamme gialle casertane a completamento del controllo fiscale eseguito nel 2017 dall’Agenzia delle Entrate di Caserta nei confronti della ‘Cls srl’ con sede legale a Marcianise il cui rappresentante legale è Leone Stefano Cicala. Le attività investigative della Guardia di Finanza, svolte mediante l’esame della copiosa documentazione amministrativa, contabile ed extra contabile sequestrata, hanno consentito di accertare una frode fiscale di cui ha beneficiato la Cls srl.

Si tratta di una ingente evasione fiscale realizzata simulando transazione economiche con due società cartiere (o missing trader) ovvero la ‘La Casa Nuova srl’ (con sede legale ad Afragola e la ‘BB.DET Import Export srl’, i cui rappresentanti legali sono Antonio Caldore e Ahmed Abdelmoeti Abdelfattah. Dagli accertamenti effettuati è emerso come tali imprese, prive di qualsiasi struttura operativa di personale e mezzi, si siano artatamente interposte tra la Cls srl ed i reali acquirenti della merce.

In particolare le società cartiere hanno emesso in tre anni fatture per operazioni soggettivamente inesistenti con applicazione dell’Iva nei confronti della Cls per oltre 20 milioni di euro, pi contabilizzate ed utilizzate da quest’ultima nelle dichiarazioni fiscali relativa agli anni di imposta 2014, 2015 e 2016. Nel contempo la società ‘BB.Det Import Export srl’ e la ‘Casa nuova srl’ negli stessi anni hanno acquistato, solo cautelarmente, altri beni della Cls sempre per oltre 20 milioni di euro, da quest’ultima fatturati, però, senza applicazione di Iva sulla base di dichiarazioni di intenti rilasciate dalle cessionarie, pur in assenza dei requisiti di legge previsti dalla qualifica di esportatore abituale.

Infine le complesse investigazioni hanno permesso di riscontrare che la Cls srl ha proceduto a compensare indebitamente imposte dovute per 800mila euro coi crediti Iva inesistenti, scaturenti dall’utilizzo delle fatture per operazioni soggettivamente inesistenti, emesse dalla ‘BB.det Import Export’ e della Casa Nuova srl.

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