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Cronaca Gricignano di Aversa

La morte di Francesca, scontro in aula sulla possibile manomissione della cartella clinica

La 29enne deceduta mentre era in attesa di 3 gemelli. Solo una bambina è nata

Scontro legale forte nel corso dell’udienza di lunedì del processo per la morte di Francesca Oliva, la 29enne di Gricignano d’Aversa deceduta mentre portava in grembo tre gemelli. La ragazza morì per setticemia: nel suo grembo c’erano tre gemelli, solo una femminuccia è sopravvissuta.

Ad accendere lo scontro è stato il dubbio sollevato dal pubblico ministero Cozzolino e dalle parte civili (gli avvocati Raffaele Costanzo e Francesco Lettieri) relativo ad un possibile tentativo di manomissione della cartella clinica visto che un antibiotico somministrato il 22 maggio 2014 non risulta dal diario clinico ma si registra nella cartella delle consegne dopo il 24 maggio (giorno della morte). Il dubbio è stato sollevato nel corso della deposizione del primario della clinica Pineta Grande di Castel Volturno Palmieri che ha provato a difendere l’operato dei ginecologi che hanno avuto in cura Francesca Oliva. Il punto ha suscitato uno scontro durissimo tra il pm Cozzolino e le parti civili da un lato e la difesa dei medici di Pinetagrande dall’altro (rappresentata dagli avvocati Claudio Sgambato e Paolo Di Napoli). A fare chiarezza sul punto sarà il tecnico informatico della clinica Pineta Grande di Castel Volturno che sarà ascoltato prossimamente.

Nel corso dell’udienza di lunedì sono stati ascoltati anche quattro consulenti ed altri due testi, poi il giudice ha aggiornato il processo a settembre. Il processo è a carico dei 14 medici (di due strutture ospedaliere, il San Giuliano di Giugliano in Campania e la clinica Pineta Grande di Castel Volturno) accusati del reato di omicidio colposo aggravato. Sotto processo ci sono Stefano Addeo, Renato Brembo, Gerardo Buonanno, Vincenzo Cacciapuoti, Gerardo Cardone, Giuseppe Ciccarelli, Giovanni De Carlo, Antonio Della Gala, Giuseppe Delle Donne, Pasquale Favale, Pietro Granata, Giuliano Grasso, Crescenzo Pezone ed Antonio Russo.

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