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Cronaca San Felice a Cancello

Frammenti di amianto trovati durante i lavori, sequestrata la cava I FOTO

Il blitz dei carabinieri forestale nell'ambito di una complessa attività investigativa

Sequestrata un cava di calcare sita in località Polvica nel comune di San Felice a Cancello. Ad eseguire il provvedimento di sequestro emesso dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere sono stati i militari del gruppo carabinieri forestale di Caserta e della stazione carabinieri forestale di Caserta, coadiuvati da quelli appartenenti alle stazioni carabinieri forestale di Marcianise, Piedimonte Matese e Vairano Patenora, a seguito di una complessa attività investigativa.

Cava di calcare sequestrata in località Polvica

L'amministratore unico L.N. (80 anni) e N.N. (52 anni) gestore della società Ditta Cave a cui faceva capo la cava sequestrata, sono gravemente indiziati di avere, nei mesi scorsi, dato luogo ad una serie di estrazioni abusive di calcare ai fini della sua commercializzazione, in area naturale protetta e vincolata paesaggisticamente per l'inclusione nelle zonizzazioni del Parco Regionale del Partenio e, successivamente, operato il ripristino morfologico del sito, dietro imposizione del Genio Civile di Caserta per fini idrogeologici, con materiali non idonei contenenti anche rifiuti pericolosi (cemento-amianto).

Il volume dei materiali inerti utilizzati per il ripristino morfologico del sito è stato quantificato in un totale di circa 11mila metri cubi. La presenza di cemento-amianto tra i materiali inerti per il riempimento, accertata dai tecnici dell'Arpac (dipartimento di Caserta) che hanno effettuato il campionamento e le successive analisi di laboratorio, ha potenzialmente provocato una compromissione ed un deterioramento significativo di una porzione estesa della matrice di suolo.

La gravità della condotta è risultata tale da considerare il fatto non solo come un semplice illecito smaltimento di rifiuti speciali sul suolo, sanzionato con un reato di tipo contravvenzionale, ma anche con la nuova previsione delittuosa introdotta nel 2015, con il provvedimento noto come "Eco-delitti" ed in particolare con la fattispecie dell'inquinamento ambientale prevista e punita dall'articolo 452 bis del Codice Penale.

Contestualmente alle operazioni di sequestro sono state operate perquisizioni sia presso la sede legale della società della Ditta Cave, sia presso gli uffici dell'impianto di recupero di rifiuti inerti siti nel comune di Marigliano, che hanno fornito i materiali impiegati per effettuare il ripristino morfologico del sito, nonché presso gli uffici della società, siti nel comune di Baiano, che hanno messo a disposizione gli automezzi per effettuare i trasporti dei materiali inerti utilizzati per il riempimento.

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