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Cronaca Dragoni

Il comune dice sì al forno crematorio

L'impianto di cremazione sarà costruito nel cimitero

Un forno crematorio potrà sorgere nella parte retrostante il cimitero comunale di Dragoni. Il via libera alla dichiarazione di pubblico interesse dell’opera è arrivato dal consiglio comunale che si è tenuto martedì pomeriggio, col voto favorevole della maggioranza del sindaco Silvio Lavornia e l’astensione espressa dai rappresentati di ‘Obiettivo Dragoni’ Di Bernardo e D’Aiola.

Il progetto porterà nelle casse del Comune 35mila euro l’anno, ma il sindaco si era detto convinto che a pieno regime si possa arriva alla cifra di mezzo milioni di euro. Come previsto dal patto tra azienda costruttrice e amministrazione comunale, l’impianto di cremazione sarà operativo per 30 anni.

Una scelta che sta generando grosse discussioni, sia tra partiti che tra i cittadini. Il sindaco ha infatti accusato l’opposizione di avere una posizione pretestuosa sul forno crematorio. Secondo Lavornia le due consigliere di minoranza “si sono dette anche favorevoli alla cremazione ma hanno avanzato dubbi sull'impatto ambientale. La loro critica maggiore, però, riguarda lo scarso guadagno che il Comune ne ricaverebbe dalla presenza sul territorio”.

Dall’opposizione però si fa notare come la critica fosse alla dichiarazione di pubblico interesse, argomento all'ordine del giorno del consiglio comunale, mentre critiche e valutazioni diverse si avranno quando si porterà in aula il progetto. I cittadini intanto si spaccano: c’è chi appoggia la scelta del sindaco Lavornia e chi chiede una consultazione per lasciare decidere agli elettori il destino del forno crematorio.

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