Firme false per le elezioni: indagati sindaco ed ex consigliere provinciale

Chiusura delle indagini preliminari per il sindaco di Trentola Ducenta Michele Apicella e dell'ex consigliere provinciale di Aversa Stefano Di Grazia, accusati di aver raccolto firme false per la presentazione della lista "Eureka" in occasione delle elezioni comunali del 2018, vinte poi da Andrea Sagliocco. 

In particolare, secondo quanto contesta la Procura di Napoli Nord, Apicella, in quanto beneficiario, e Di Grazia, in qualità di pubblico ufficiale, avrebbero attestato la sottoscrizione per la presentazione della lista da parte di 5 persone che poi hanno disconosciuto l'apposizione delle firme. Di Grazia avrebbe attestato che le sottoscrizioni sarebbero avvenute in sua presenza, circostanza per la Procura falsa.

Ad accendere i riflettori degli inquirenti era stata una fonte anonima che si recò dai carabinieri denunciando che un parente del sindaco Apicella avrebbe apposto firme false sui moduli. Venne così avviata un'attività investigativa da cui emerse uno spaccato inquietante sulle consultazioni a Trentola Ducenta del 2018 con annotazioni delle forze dell'ordine che avrebbero certificato anche la compravendita di voti all'esterno dei seggi da parte di candidati sia dall'una che dall'altra parte. Ci sarebbe anche un'intercettazione tra due persone in cui una si lamenta del fatto che prima di recarsi al voto gli erano stati promessi 50 euro mentre all'uscita dal seggio elettorale gliene erano stati dati soltanto 20. 

Gli inquirenti iniziarono così ad intercettare sia Apicella, poi sconfitto, sia l'altro candidato sindaco Andrea Sagliocco, che vinse quella tornata al ballottaggio. Proprio da quelle intercettazioni si è poi scoperta la gestione illecita e personalistica della cosa pubblica da parte di quest'ultimo, per il quale è ancora in corso il processo.