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Venerdì, 22 Settembre 2023
Cronaca Casal di Principe

Feto morto, torna in libertà la donna accusata di infanticidio

Esce dal carcere dopo l'udienza di convalida, resta indagata

Il tribunale di Napoli Nord ha rimesso in libertà la 40enne marocchina accusata di infanticidio. Questo l’esito dell’udienza di convalida che la donna, irregolare in Italia, ha affrontato difesa dall’avvocato Patrizio Della Volpe. Resta quindi indagata a piede libero.

Stando all’accusa, circa una settimana fa, avrebbe assunto un farmaco con il preciso intento di abortire. I fatti risalgono alla serata del 3 agosto quando la 40enne fu stata notata nei pressi di un’abitazione  di via San Nicola, a Casal di Principe, in stato confusionale da alcuni passanti. Trasportati all’ospedale Giuseppe Moscati di Aversa, i medici allertarono i carabinieri della compagnia di Casal di Principe, guidati dal capitano Busetto, che hanno poi avviato le indagini del caso mentre nel nosocomio normanno la rimettevano in sesto. A quanto emerso, la donna avrebbe assunto diverse compresse di un farmaco normalmente utilizzato come antinfiammatorio, ma che riporta tra gli effetti collaterali quelli abortivi, che le avrebbe causato l’interruzione della gravidanza e la susseguente espulsione del feto di circa 20 settimane. L’operazione di investigazione condotta dai militari dell’Arma, coordinata dalla Procura di Napoli Nord, si è immediatamente focalizzata sull’attività di sopralluogo e repertamento delle tracce biologiche presso l’abitazione della donna e sull’analisi dei contenuti di alcune chat whatsapp contestate alla 40enne direttamente in sede di interrogatorio. Il quadro emerso era risultato quello di un’assunzione volontaria del farmaco da parte della donna con l’intento preciso di interrompere la gravidanza. Era stata poi ristretta nel carcere di Pozzuoli.

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