Favori all'Interporto, i tecnici smontano le tesi della Procura: "Permessi legittimi"
I consulenti della difesa dichiarano la validità dell'iter adottato per il rilascio dei titoli autorizzativi
La variante del 1996 conservava la sua efficacia e quindi i permessi rilasciati dal Comune di Marcianise all'Interporto Sud Europa sarebbero da considerarsi legittimi. Lo hanno evidenziato i consulenti della difesa, Ferriero e Losco, nel corso del processo a carico al patron dell'Ise Giuseppe Barletta, dell'Ad dell'Ise Antonio Campolattano e dell'ex dirigente ai Lavori Pubblici del Comune Gennaro Spasiano.
I due periti - nel corso dell'udienza celebrata dinanzi al collegio presieduto dal giudice Ciocia del tribunale di Santa Maria Capua Vetere - hanno confutato le tesi del consulente della Procura. In pratica, secondo quanto riferito ai giudici, la variante del 1996, relativa una zona già urbanizzata, conservava la propria efficacia e quindi i permessi rilasciati non avevano bisogno di fondarsi sulla delibera del commissario Reppucci essendo legittimi indipendentemente dalla stessa. Per Ferriero e Losco l'iter, le opere e la procedura per il rialscio dei titoli autorizzativi sarebbero dunque regolari.
Si torna in aula a maggio. Nel collegio difensivo sono impegnati, tra gli altri, gli avvocati Andrea Piccolo, Mauro Iodice, Amedeo Barletta e l'ex pm di 'Mani Pulite' Antonio Di Pietro.