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Cronaca Piedimonte Matese

Fatture "gonfiate per i lavori pubblici: stangata in Tribunale

La Cassazione conferma la decisione della Commissione Tributaria Regionale

Fatture "gonfiate" per lavori su un terreno del Comune di Piedimonte Matese con costi indeducibili per 70 milioni di lire e costi fittizi per 47 milioni di lire, per un totale di circa 60mila euro di oggi. Per questo la corte di Cassazione ha confermato la sentenza della Commissione Tributaria Regionale nei confronti di una società vidimando il recupero delle tasse (Irpeg, Irap ed Iva) da parte dell'Agenzia delle Entrate.

La vicenda si è verificata nel 2000 in seguito ad accertamenti a carico della società da parte della Guardia di Finanza. Accertamenti da cui è emerso che le fatture erano "gonfiate" e che hanno portato anche ad un procedimento penale che si è concluso con una sentenza di condanna, in primo grado, per il titolare dell'azienda che ha effettuato interventi di movimento terra per l'implementazione della sciovia a fune alta "Cristallo-Vetta". Alla base della decisione dei giudici del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, confermata sia dalla Commissione tributaria regionale sia dalla Suprema Corte, i sopralluoghi effettuati da un tecnico del Comune. 

La società è stata, pertanto, condannata anche al pagamento delle spese processuali quantificate in 2100 euro.  

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