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Cronaca Frignano

Fatture e bonifici milionari per prestazioni "inesistenti"

L'analisi del pc di Ferri sequestrato nella sede di Edilizia srl

"Una volta ritirata la roba poi arriverà subito il materiale". E' questa la frase intercettata dai militari della Guardia di Finanza di Aversa nell'ambito dell'operazione "Restore" che ha smascherato il giro di fatture false tra 6 società cartiera e svariate imprese beneficiarie ed in cui sono coinvolte 70 persone (34 colpite da misure cautelari e 36 indagati a piede libero).

A parlare sono Vincenzo Ferri, 38enne di Frignano considerato il dominus di una delle due consorterie operanti, e Saverio Piccolo, amministratore della Toscana Costruzioni Società Cooperativa. Ad avviso del giudice la conversazione va interpretata come l'acquisto di una fattura da Ferri ("una volta ritirata la roba") ed effettua il bonifico ("poi arriverà subito il materiale").

Per il giudice il caso è significativo del modus operandi della banda (addirittura ad una società - la Caudina società consortile - sono state emesse fatture per circa 570mila euro tra il 2015 ed il 2016). La Edilizia srl, di cui era amministratore occulto Ferri, emetteva fatture per operazioni inesistenti ricevendo pagamenti dai beneficiari come se "al dato documentale fosse sottesa un'effettiva fornitura di beni". Forniture di fatto mai avvenute.

Un modus operandi confermato dall'analisi della documentazione contenuta dal pc di Ferri sequestrato dalla finanza all'interno dell'ufficio 'occulto' scoperto a Carinaro.

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