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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca Cesa

Traffico di farmaci, una coppia casertana nella banda del 'dottore'

I due si occupavano di acquistare i medicinali con ricette falsificate. Il gruppo aveva avviato un mercato parallelo in Inghilterra

A capo della banda che smerciava farmaci sul mercato internazionale, prevalentemente quello inglese, c'era "Il dottore". Così i sodali del gruppo chiamavano B.G., 54nne di Napoli e latitante dal 2017 dopo una condanna passata in giudicato per truffa. 

La cricca disarticolata dai carabinieri del Nas di Latina (18 le misure cautelari eseguite) aveva una struttura piramidale e gerarchica. Al vertice, come detto, c'era 'il dottore', un passato nel settore farmaceutico legale con contatti nel Regno Unito, mercato di riferimento della banda. Era il dottore ad impartire le direttive su quali farmaci acquisire. Ordini che venivano recepiti dai due luogotenenti, P.L. ed A.V., entrambi 56enni di del napoletano. 

Erano loro a mettere in moto la macchina della truffa. Prima incaricavano le batterie (con due elementi per ciascuna) operanti in Lazio, Toscana e Lombardia per procurarsi i ricettari medici, presso studi privati e strutture sanitarie. Una volta ottenute, le ricette 'bianche' venivano poi compilate dal 'falsario' del gruppo, P.V., 34enne napoletano, detto Dante Alighieri. Le ricette venivano compilate utilizzando nominativi di medici e pazienti beneficiari sia inesistenti che reali (ovviamente ignari, motivo per cui si ritiene disponesse di elenchi di medici di medicina generale relativi alle 3 regioni coinvolte). 

Una volta in possesso delle ricette compilate i farmaci potevano essere acquistati in farmacia, a costo zero, da parte di altri tre sottogruppi: P.S. e B.R., coppia di conviventi di Cesa entrambi di 33 anni; M.S., 33 anni, G.G., di 71 anni, S.D., di 34 anni, C.G., di 30 anni, e M.G., di 53 anni. I farmaci venivano quindi stoccati da P.G., 31enne del napoletano e fratello di 'Dante Alighieri', che si avvaleva della complicità di due donne - F.F., di 56 anni, ed R.M.A., di 70 anni, suocere di P.G. - che li custodivano in attesa della spedizione all'estero. 

I farmaci venivano così inviati a mezzo corriere in Inghilterra. Durante un servizio di appostamento la National Crime Agency inglese ha anche individuato un deposito di farmaci a Londra, monitorando i movimenti del capo della banda nel Regno Unito. Da segnalare, infine, il fatto che per eludere le indagini i componenti della banda utilizzassero auto a nolo per effettuare i propri spostamenti sul territorio nazionale con la complicità di G.D., 26enne di Napoli, dipendente di una ditta di autonoleggio del napoletano (anche lui tra gli indagati).

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