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Cronaca

Falso certificato per andare a vedere la Juventus, indagato medico di base

Il tecnico di laboratorio Angelina Grillo è stata coperta dal primario dell'ospedale di Caserta Costanzo per la sua assenza

"Una cosa ha detto ti devi mettere nello sbaglio in modo che la partita sta mercoledì sera e quindi a te la malattia ti finisce alle due e stai tranquilla il giovedì poi o ti fai il pomeriggio o te la prendi di ferie". Così Angelina Grillo, il tecnico di laboratorio del reparto di Patologia Clinica dell'Ospedale di Caserta, aveva spiegato i suoi piani al dirigente (oggi in pensione) del reparto, Angelo Costanzo

Una finta malattia dato che la donna, 50 anni di Marcianise, invece di essere malata era andata a Torino per assistere alla partita di Champions tra la Juventus ed il Manchester City, del 25 novembre del 2015. L'inchiesta dei Nas di Caserta sull'uso di strumenti diagnostici del nosocomio per fini privati, con le analisi dispetnsate gratuitamente ad amici e parenti oltre che per il laboratorio della moglie del primario, Vincenza Scotti, sorella del boss cutoliano Pasqualino o' collier, fa emergere una strana connivenza, un coprire le condotte negligenti da parte del primario complice del tecnico e suo braccio destro che intascava mazzette (viaggi ma anche una bustarella per pagare una tangente) in cambio di ordini "gonfiati" da una casa farmaceutica.

E tra le condotte illecite della Grillo emerge anche quella dell'assenteismo con la donna che si faceva certificare da un medico di base, G.L. 64 anni di Marcianise (anche lui indagato), l'assenza dal lavoro per malattie inesistenti. Tra le giornate in cui la malata immaginaria Grillo non si è presentata al lavoro c'è anche quella del 25 novembre 2015 quando il cellulare della donna, monitorato costantemente dai carabinieri, si allaccia a celle di tutta Italia fino a quella nei pressi dello Juventus Stadium.

In una delle conversazioni intercettate la Grillo dice alla sua interlocutrice di essere "in viaggio per Torino per andare a vedere la partita della Juventus". Illeciti che avvenivano sotto gli occhi del dirigente Costanzo che sapeva tutto: "Ho parlato con il primario gli ho raccontato", dice ancora la Grillo che ha preso i giorni "per dentro per dentro", con due mezze giornate lavorative attaccate a due giornate di malattia piene.

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