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Cronaca San Marcellino

Falsi invalidi, cimici nell'auto dell'ex sindaco ma le intercettazioni sono nulle

I giudici danno ragione alle difese e dichiarano inutilizzabili le captazioni ambientali dalla vettura di Carbone

Le intercettazioni ambientali captate nell'auto dell'ex sindaco di San Marcellino Pasquale Carbone non sono utilizzabili nel processo sui falsi invalidi. 

E' stata questa la decisione del giudice Cioffi del tribunale di Napoli Nord che ha confermato la decisione del giudice Miele che già aveva sfoltito le intercettazioni. Per la Procura quanto ascoltato avrebbe rappresentato il "corpo del reato" ma il giudice ha dato ragione alle difese secondo le quali le intercettazioni, confluite nell'ordinanza di custodia cautelare, erano state autorizzate nell'ambito di un altro procedimento che non è connesso a quello oggetto del processo. Si torna in aula nella seconda metà di ottobre. 

Con Carbone alla sbarra ci sono suo figlio Cosimo, il medico Salvatore Ambrosio, il titolare di un Caf di Lusciano, Michele Russo, e Giuseppe e Benito Di Costanzo. I sei imputati sono accusati a vario titolo di aver architettato una truffa ai danni dell'Inps per far percepire pensioni di invalidità a persone che non ne avevano diritto. Secondo l'accusa Carbone avrebbe corrotto il titolare del Caf ed il medico che faceva parte della commissione dell'Inps per fare percepire una pensione di invalidità civile al figlio. Tra le presunte cause invalidanti venne diagnosticata anche la demenza senile ad un ragazzo di appena 27 anni. 

Nel collegio difensivo fanno parte gli avvocati Fabio Della Corte, Enzo Di Vaio, Renato Jappelli e Vittorio Caterino. 
 

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