Falsi incidenti, le accuse reggono al Riesame: confermati i domiciliari per 4
La ricostruzione della Procura validata dal Tribunale delle Libertà
Confermate le misure cautelari per gli indagati coinvolti nell'inchiesta sui falsi incidenti. E' stata questa la decisione del tribunale del Riesame che ha confermato gli arresti domiciliari per Rosa Palmiero, di Bellona, Agostino Capone di Caserta e gli avvocati Gianluigi Ramaglia ed Adriano Cortese. Il Riesame ha ritenuto ancora sussistenti le esigenze cautelari confermando l'ordinanza spiccata dal gip Ivana Salvatore nei confronti degli indagati.
L’attività investigativa è stata avviata nel gennaio 2018 ed ha preso le mosse dal tentativo di negoziazione di un assegno clonato presso un ufficio postale di Santa Maria Capua Vetere. I successivi approfondimenti effettuati in ordine a tale vicenda, hanno permesso far emergere un ben più articolato contesto criminale e di acquisire gravi indizi di colpevolezza circa l'esistenza e l'operatività di una associazione per delinquere, caratterizzata dedita al compimento di frodi assicurative e di numerosi altri reati-scopo, perpetrati attraverso la denuncia di sinistri stradali non accaduti e, talora, anche attraverso la produzione di certificati medici ideologicamente falsi, ottenuti inducendo in errore il personale sanitario in servizio presso i singoli nosocomi locali in ordine alla causa delle lesioni di volta in volta refertate. Tra i "feriti" risultano anche minorenni.
Nel collegio difensivo gli avvocati Nello Sgambato, Antonello Fabrocile, Giuseppe Foglia, Alberto Martucci e Romolo Vignola.