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Cronaca

Truffa alle assicurazioni, difesa gioca la carta dell'inutilizzabilità delle intercettazioni

La Procura annuncia la replica alle arringhe: in 8 rischiano la condanna

La difesa si gioca la carta dell'inutilizzabilità delle intercettazioni. E' quanto evidenziato nel corso delle arringhe difensive nel processo a carico di 8 persone accusate a vario titolo di truffa ai danni delle compagnie assicurative. 

I falsi incidenti contestati, secondo la prospettazione difensiva, sarebbero emersi dalle intercettazioni a carico di alcuni degli imputati nell'ambito di un procedimento per droga coordinato dalla Dda e quindi non sarebbero utilizzabili per il procedimento in corso. In questo modo verrebbe meno la prova della responsabilità degli imputati. Argomentazioni su cui la procura intende replicare nel corso dell'udienza in programma a inizio marzo, poi sarà sentenza. 

Il pm durante la sua requisitoria aveva chiesto 3 anni e 8 mesi per Alberto Grimaldi, 22enne di Capua; 1 anno per Crescenzo Bello, 43enne di Sant'Arpino; 1 anno per Carlo Cantelli, 56enne di Casal di Principe; 2 anni per Vincenzo Capobianco, 22enne di Santa Maria Capua Vetere; 3 anni per Pasquale Caserta, 22enne di Capua; 3 anni e 8 mesi per Alessio Fusco, 22enne di Capua; 3 anni e 10 mesi per Giuseppe Monte, 26enne di Grazzanise. Invocati tre anni anche per un cittadino straniero. 

Secondo quanto accertato dagli inquirenti, le finte vittime degli incidenti stradali si procuravano ferite, facendosi picchiare anche con mazze di ferro, e subito dopo si recavano al pronto soccorso per farsi refertare e consegnare successivamente l’intero incartamento ai legali, i quali inviano le richieste di danno alla compagnia assicurativa Generali, costituitasi parte civile con l'avvocato Lucia Piscitelli. Nel collegio difensivo sono impegnati gli avvocati Massimiliano Di Fuccia, Mirella Baldascino, Olimpia Rubino e Gianfranco Carbone. 

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