7 ARRESTI I soldi 'illeciti' dell'Inps sul conto in banca di un falso dipendente
Il conto era gestito in realtà dall'imprenditore promotore dell'associazione a delinquere
Assunto a suo insaputa senza aver mai svolto alcuna attività lavorativa, con un rapporto di lavoro fittizio creato ad arte. Sono queste le dichiarazioni di U.M. agli inquirenti della procura di Napoli Nord, che con l’inchiesta ‘Muro di carta’ hanno smantellato una associazione a delinquere, con base nell’agro aversano, attiva nell’emissione e nell’utilizzazione di false fatture per operazioni inesistenti nel settore edile, finalizzate, oltre ad ottenere i conseguenti sgravi tributari, anche e soprattutto a conseguire la percezione di indebite contribuzioni da parte degli Enti previdenziali ed assistenziali.
IL RUOLO DI MASSARO
Dalle carte dell’inchiesta emerge il ruolo apicale di Salvatore Massaro, imprenditore di Casal di Principe e promotore dell’associazione a delinquere, ritenuto amministratore della Eden Edil e gestore di fatto della Sama Edil, due delle tre società cartiera utilizzate per truffare l’Inps.
I SOLDI SUL CONTO IN BANCA
U.M. ha riferito ai magistrati di essere stato assunto dalla Sama Edil a sua insaputa, addebitando a Massaro la responsabilità dei rapporti di lavoro. Il ‘finto operaio’ inoltre ha aggiunto di non aver percepito alcuna indennità di disoccupazione, ipotizzando che tali somme fossero poi confluite su un conto corrente acceso presso una filiale Credem di Aversa a lui formalmente intestato, ma gestito di fatto da Massaro.
GLI INDAGATI
Per il reato di truffa ai danno dello Stato sono imputate tre persone: Salvatore Massaro, amministratore di fatto della Sama Edil e procacciatore dei soggetti interessati ad ottenere indebitamente l’indennità di disoccupazione, accordandosi poi per una divisione delle somme che avrebbe ricevuto; Emilio Caterino, consulente del lavoro e promotore dell’associazione a delinquere, il quale ha materialmente trasmesso all’Anpal le comunicazioni obbligatorie Unilav relative alla costituzione di rapporti di lavoro, nella piena consapevolezza della loro fittizietà; Giuseppe Golino (indagato a piede libero), amministratore di diritto della Sama Edil, che ha inoltre percepito a titolo personale quale indennità di disoccupazione quasi 10mila euro.
