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Cronaca

Fatture false per i Casalesi, processo in Appello per 26 imputati

C'è anche la moglie del boss Capoluongo

Circa un anno fa gli arresti, poi ad aprile la sentenza di prima grado e adesso 26 imputati attendono il provvedimento della Corte di Appello di Napoli. E' questa l'inchiesta della Dda sul riciclaggio di denaro racimolato grazie ad un giro di false fatturazioni su società compiacenti oppure 'cartiere'. Così si permise di scoprire un giro da 46 milioni di euro. 

Ad affrontare il processo di secondo grado Luisa Guarino, 61enne di San Marcellino, moglie del ras Giacomo Capoluongo condannato dal tribunale di Napoli a 5 anni di reclusione; Armando Della Corte di San Marcellino (9 anni e 2 mesi in primo grado); Salvatore Prato, 57enne di Trentola Ducenta (7 anni e 4 mesi); Giovanni Rosano, 67enne di Aversa (5 anni e 6 mesi); Giuseppe Belsivo, 51enne di Frignano (3 anni e 4 mesi). Quattro anno e 8 mesi a testa in primo grado per Paola Di Grazia, Giovanni Buondi, Bartolomeo Pagliuca, Antonio Termano, Federico Di Giacomo, Rosa Santoro e Carmine Savanelli (solo i primi 3 di Aversa e San Marcellino). Stessa condanna in primo grado anche per la 23enne di Orta di Atella Anna Teresa Capasso e per i napoletani Andreina Esposito, Alessio Savanelli, Luana Di Fabio, Angela Odesco, Gennaro Esposito, Angelo Liberto. 

Condanna in primo grado a 6 anni e 10 mesi per Maria Perfetto di Melito di Napoli mentre per Gennaro Savanelli e Nunzia Moccia di Frattamaggiore ci fu la condanna a 5 anni e 2 mesi e 5 anni e 8 mesi. 

Cinque anni e 10 mesi la condanna per Amalia Giacchetta di Orta di Atella; due mesi in meno per Domenico Bassolino. Il sanmarcellinese Ruggiero Guarino si beccò 3 anni e 4 mesi mentre Luigi Esposito di Roma ebbe 4 anni.

Adesso questi verdetti dovranno essere riesaminati dalla terza sezione della Corte di Appello partenopea. 

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