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Cronaca Frignano

Muratore disoccupato preleva mezzo milione in contanti

Capaccio titolare di due società su cui transitano i soldi di Edilizia srl in cambio di pochi spicci

Sotto il naso dei prelevatori passavano fiumi di denaro ma a loro non restavano che pochi spiccioli, 2 o 300 euro a settimana. E' questa un'altra delle circostanze che emergono dal modus operandi dei due gruppi criminali, guidati da Vincenzo Ferri, 38enne di Frignano, e da Guglielmo Di Mauro, 45enne di Frignano, considerati i dominus delle consorterie dedite alle truffe delle false fatture.

Ma chi erano i prelevatori? Disoccupati che in cambio di pochi soldi erano disposti a prelevare presso conti corrente a loro intestati ingenti somme di denaro, provenienti dalle cartiere, che dovevano ritornare alle società beneficiarie da cui il denaro era partito. Al riguardo significativa appare la testimonianza di uno dei prelevatori.

Si tratta di Angelo Capaccio, 36enne residente a Frignano e colpito dall'obbligo di dimora, e formalmente intestatario di due società, la Edil Gioia e la Edil Moviter, entrambe operanti, come il nome stesso suggerisce, nel settore edilizio. Dall'analisi delle movimentazioni bancarie emergono fiumi di denaro fatto transitare dalle Edilizia srl sui conti correnti di Capaccio ed in particolare 447.697 di cui 319mila in favore della Edil Gioia e 128mila sul conto della Moviter.

Ai bonifici disposti da Edilizia srl, di cui era responsabile "occulto" Vincenzo Ferri, faceva seguito un'attività di prosciugamento dei conti con operazioni di postagiri in favore di altri soggetti coinvolti nell'attività di riciclaggio del denaro. Basta pensare che Capaccio arriva a prelevare quasi 69mila euro in poco più di una settimana nel 2015.

"Attualmente sono dicoccupato. In passato ho svolto l'attività di muratore - racconta Angelo Capaccio ai finanzieri - Le scritture contabili (di cui non si hanno tracce nda) delle due società di cui sono rappresentante sono tenute da Marcellino Santagata. Santagata - prosegue - mi propose un lavoro da 50 euro al giorno. Tale lavoro consisteva nell'effettuare prelievi di denaro contante presso gli uffici postali e per gli importi da lui indicati. Accettai tale offerta e mi recai con Santagata presso il notaio, di cui non ricordo il nome ma ricordo di essere andato a Santa Maria Capua Vetere. Dopo aver ricevuto l'accredito di denaro sui conti correnti Santagata mi indicava gli importi da prelevare allo sportello, somme che restituivo a Santagata trattenendo per tale prestazione 50 euro".

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