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Cronaca Santa Maria Capua Vetere

False assunzioni per i permessi di soggiorno: 6 indagati

Avvisi di garanzia per la cricca di un imprenditore agricolo. Coinvolta anche praticante avvocato

False residenze e assunzioni fittizie per favorire la permanenza illegale di extracomunitari in Italia. Sono sei gli avvisi di garanzia notificati ad altrettanti indagati. Nei guai un imprenditore agricolo, il titolare di una copisteria e una praticante avvocato del Foro di Santa Maria Capua Vetere, residenti a Santa Maria Capua Vetere, Casapulla, San Nicola la Strada, Maddaloni e Giugliano in Campania.

Le persone coinvolte 

Si tratta di M.L., 53enne di Santa Maria Capua Vetere imprenditore agricolo; la moglie A.I., 51enne di Santa Maria Capua Vetere; il figlio di M.L., A.L. 29enne di Maddaloni; M.S. 47enne di San Nicola la Strada, praticante avvocato presso l'Ordine degli Avvocati di Santa Maria Capua Vetere; G.G., 46enne di Giugliano in Campania 'procacciatrice'; P.F. 46enne di Casapulla titolare di una tipografia.

2500 euro per ogni pratica

Secondo le indagini dei poliziotti del commissariato di Santa Maria Capua Vetere coordinate dal sostituto procuratore Mariangela Condello della Procura sammaritana gli indagati avrebbero fatto di una associazione a delinquere finalizzata alla commissione dei delitti di falso materiale e ideologico, contraffazione nonché delitti in tema di immigrazione clandestina. In particolare si associavano per formare, contraffare e alterare dietro lauto compenso (pari a 2500 euro per 'pratica istruita') falsi documenti (dichiarazioni di ospitalità e contratti di lavoro) necessari per ottenere il titolo legittimante la permanenza in realtà illegale sul territorio italiano di cittadini extracomunitari irregolari curando le relative pratiche (di rilascio di permesso di soggiorno o di protezione internazionale) istruite presso l'ufficio immigrazione della Questura di Caserta.

False dichiarazioni di ospitalità

Così facendo favorivano la permanenza sul territorio nazionale degli inconsapevoli extracomunitari in violazione di norme sull'immigrazione e quelle relative alla protezione internazionale e umanitaria. Grazie alla creazione della consorteria criminale erano stati capaci di creare e commercializzare falsi documenti come foglio rosa, patenti di guida e i relativi certificati medici necessari per il conseguimento dei titoli. Altresì per rendere più credibile 'l'inserimento regolare' sul territorio nazionale degli immigrati a questi venivano rilasciati dagli indagati false dichiarazioni di ospitalità presso l'indirizzo di residenza o dimora degli indagati nonché falsi contratti di assunzione lavorativa presso l'azienda agricola di M.L. scoperta poi essere inesistente.

I ruoli nell'organizzazione

Ognuno all'interno dell'associazione a delinquere aveva un proprio ruolo. M.L., titolare di una fittizia ditta individuale per la coltivazione di alberi da frutta è stato individuato come capo  e promotore della consorteria criminale giacché si occupava di dirigere e gestire le attività criminose oltre che impartire le direttive agli altri sodali. Si occupava anche materialmente di procacciare 'clienti' e compilare le false dichiarazioni di ospitalità presso il suo domicilio (lasciato già nel 2020) o falsi contratti di lavoro presso la sua inesistente azienda. M.S. era da considerarsi l'organizzatrice giacché iscritta nel registro dei praticanti avvocati del Foro sammaritano veniva presentata dal Deus ex machina M.L., quale professionista accreditata nelle pratiche sull'immigrazione. La praticante curava le pratiche amministrative istruite presso l'ufficio immigrazione della Questura casertana oltre che partenopea ove accompagnava fisicamente gli stranieri  dopo averli istruiti sul da farsi o sulla versione dei fatti da rendere ai pubblici ufficiali da rappresentare per il buon esito delle richieste di protezione umanitaria avanzate.G.G; A.I., A.L. e P.F. erano partecipi all'associazione. Nello specifico A.I. e A.L in quanto moglie e figlio di M.L. prestavano la loro stabile collaborazione nella gestione materiale delle attività criminali G.G.

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