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Cronaca

False assunzioni per il permesso di soggiorno: condannato imprenditore

Un anno e 5 mesi di reclusione al 35enne: gli stranieri pagavano per figurare tra i lavoratori della ditta

Rapporti di lavoro fittizi per ottenere il permesso di soggiorno. Per questo motivo è stato condannato ad 1 anno e 5 mesi un imprenditore di Caserta, titolare di una ditta di ristrutturazioni con sede ad Aversa.

La sentenza è arrivata al termine del processo celebrato al tribunale di Cuneo. Secondo la Procura, che aveva invocato una pena a due anni di reclusione, gli stranieri avrebbero pagato ad alcune persone, tra cui G.C. di 35 anni, tra i 1200 ed i 2000 euro per finti rapporti di lavoro. Dopo aver pagato, i lavoratori (almeno 7 marocchini quelli individuati) figuravano essere assunti nella ditta e così potevano chiedere il rinnovo del permesso di soggiorno.

Così facendo, G.C. avrebbe condotto all’errore i funzionari degli uffici immigrazione delle Questure di Cuneo e Torino, che provvedevano all’evasione delle pratiche. La difesa ha invece sostenuto che non c’erano prove del fatto che l'imprenditore avesse ricevuto denaro dai sette nordafricani, né che sapesse che avessero necessità di essere assunti per poter restare in Italia. Alcuni di loro anzi avevano regolarmente lavorato presso la sua ditta, un’attività che esisteva ed era operativa.

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