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Cronaca

Evasioni per 34 milioni nel casertano e 157 'furbetti' del reddito di cittadinanza denunciati in un anno

Il bilancio operativo del 2020 tracciato dalla Guardia di Finanza di Caserta

Sequestri milionari per evasioni fiscali, multe e denunce a raffica per "lavoro nero" e 'furbetti' del reddito di cittadinanza, maxi frodi scoperte nel settore della pubblica amministrazione. E' quanto emerge dal bilancio operativo del 2020 tracciato dalla Guardia di Finanza nel 247° anniversario della sua fondazione. 

Evasione per 34 milioni di euro

Interventi mirati e selettivi, fondati sull’incrocio delle banche dati fiscali e di polizia, sul controllo economico del territorio e sulle risultanze delle indagini di polizia giudiziaria e valutaria, nei confronti dei contribuenti ad elevata pericolosità fiscale e, in particolare, verso coloro che pongono in essere condotte fraudolente e illeciti a carattere internazionale: è questa, in sintesi, la strategia adottata dalla Finanza dall’inizio della pandemia per arginare i più gravi e diffusi fenomeni di illegalità tributaria e tutelare l’economia legale dall’illecita concorrenza dei frodatori del fisco e dei grandi evasori. Un’azione che, nel corso del 2020, si è concretizzata nell’esecuzione di 215 interventi ispettivi e di 129 indagini delegate dalla magistratura, che hanno permesso di reprimere numerosissimi reati fiscali (principalmente riferibili all’emissione e all’utilizzo di fatture false, all’occultamento delle scritture contabili e all’omessa dichiarazione) e di denunciare 145 soggetti, di cui 10 tratti in arresto. Il valore dei beni sequestrati nella passata annualità per reati in materia di imposte dirette e Iva è di circa 13 milioni di euro, mentre le proposte di sequestro avanzate alle competenti autorità giudiziarie ammontano a circa 50 milioni di euro. Particolare attenzione è stata rivolta anche alle frodi carosello: sono 49 i casi scoperti di società “cartiere” o “fantasma” utilizzate per evadere l’Iva, anche mediante indebite compensazioni. Non meno significativo è l’impegno delle Fiamme Gialle casertane nel contrasto all’economia sommersa, come testimonia l’individuazione di 17 soggetti sconosciuti al Fisco (evasori totali), che hanno evaso complessivamente oltre 21 milioni di euro di Iva dovuta. Inoltre, sono stati verbalizzati 110 datori di lavoro per aver impiegato 233 lavoratori in “nero” o irregolari. Ammontano, invece, a 40 gli interventi svolti nel settore delle accise, al fine di contrastare la filiera distributiva delle merci illecitamente introdotte sul territorio nazionale mediante servizi di prevenzione lungo le rotabili maggiormente interessate dai traffici illeciti, nonché, nei casi più gravi, attraverso l’esecuzione di indagini di polizia giudiziaria volte a neutralizzare l’operatività delle organizzazioni criminali, anche di carattere transnazionale, operanti nel settore.

Gli illeciti nel settore della spesa pubblica

Nel corso del 2020 la Guardia di Finanza ha dedicato una particolare attenzione agli illeciti in materia di spesa pubblica e a tutte le condotte che, mettendo a rischio la legalità e la trasparenza che devono connotare l’azione della pubblica amministrazione, pregiudicano la corretta allocazione delle risorse, favorendo sprechi, truffe, malversazioni e indebite percezioni. Si tratta di un settore strategico per il Paese, in quanto il corretto impiego dei fondi pubblici sostiene il tessuto economico nazionale, consente di affrontare le condizioni di disagio in cui possono trovarsi i cittadini e le famiglie, contribuisce a contenere l’esborso complessivo dello Stato e si traduce, in ultima analisi, in un miglioramento complessivo della qualità della spesa, permettendo che essa possa conseguire gli obiettivi cui tende: benessere, crescita e sviluppo. Ben 776 sono stati gli interventi complessivamente svolti nel 2020 a tutela dei principali flussi di spesa, dagli appalti agli incentivi alle imprese, dalla spesa sanitaria alle erogazioni a carico del sistema previdenziale, dai fondi europei alla responsabilità per danno erariale, cui si aggiungono 80 deleghe d’indagine concluse in collaborazione con la magistratura ordinaria e 20 deleghe svolte con la Corte dei Conti. Le frodi scoperte dai finanzieri in danno del bilancio nazionale e comunitario sono state pari a circa 1,5 milioni di euro, mentre si attestano su circa 7 milioni di euro quelle nel settore della spesa previdenziale, assistenziale e sanitaria, con un numero di soggetti denunciati complessivamente pari a 152. Sono attività, quelle appena sintetizzate, che hanno quasi sempre una ricaduta sul versante erariale, nell’ambito del quale sono stati segnalati alla magistratura contabile danni per più di 43 milioni di euro a carico di 93 soggetti.

Scoperti 157 furbetti del reddito di cittadinanza

Tra i controlli in materia di prestazioni sociali agevolate, all’indomani dell’introduzione del “reddito di cittadinanza”, la Guardia di Finanza ha realizzato uno specifico dispositivo operativo volto al contrasto dei fenomeni di illecita apprensione del beneficio a tutela di coloro che hanno reale necessità di usufruire del sussidio. Gli interventi eseguiti hanno consentito di denunciare all’autorità giudiziaria 157 soggetti per le ipotesi di reato previste dalla normativa di settore. Tra questi figurano anche soggetti intestatari di ville e autovetture di lusso, evasori totali e persone dedite a traffici illeciti. Nell’ambito dei piani operativi finalizzati alla tutela della regolarità della spesa previdenziale e sanitaria, i Reparti hanno portato a termine, in totale, 14 interventi, segnalando all’autorità giudiziaria 120 persone. Passando, più in generale, al settore della tutela della legalità nella pubblica amministrazione, sono state denunciate 27 persone, di cui 6 pubblici ufficiali, per reati in materia di appalti, corruzione e altri delitti contro la pubblica amministrazione.

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