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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Marcianise

Estorsioni a suon di spari dei Quaqquaroni: Monica esce dal carcere

Il giudice dispone gli arresti domiciliari per lo scagnozzo dell'imprenditore capoclan pentito

Arresti domiciliari per Gaetano Monica, il 22enne di Marcianise ritenuto uno degli scagnozzi dell'imprenditore capoclan Agostino Piccolo, oggi collaboratore di giustizia. Lo ha deciso il gup Fabio Provvisier del tribunale di Napoli dinanzi al quale si sta celebrando il processo in abbreviato nei confronti di 6 persone accusate di aver partecipato alle attività illecite del clan Piccolo-Letizia, meglio noto come dei "Quaqquaroni", rivale del clan Belforte per l'egemonia criminale sul comprensorio di Marcianise. 

Il giudice accogliendo l'istanza del difensore di Monica, l'avvocato Francesco Liguori, ha revocato la misura della custodia cautelare in carcere sostituendola con quella meno afflittiva dei domiciliari. Nei confronti di Monica il pubblico ministero Luigi Landolfi ha invocato 18 anni di reclusione. 

Secondo l'accusa Monica, insieme a Francesco Piccolo (deceduto), avrebbe chiesto materialmente il pizzo ai commercianti per conto di Agostino Piccolo. "Sono il compariello di Agostino", era il biglietto da visita con cui i due scagnozzi si sarebbero presentati agli imprenditori taglieggiati. In una circostanza, lo stesso Monica si sarebbe recato nei pressi di una concessionaria di auto ed avrebbe esploso contro la vetrina del salone alcuni colpi di pistola. 

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