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Cronaca Casal di Principe

Estorsioni e società 'schermate' per il business rifiuti, in 7 rischiano il processo

Indagati anche il noto imprenditore Sergio Orsi e il collaboratore di giustizia Benito Natale

Il pm D’Alessio ha chiesto nel corso dell’udienza preliminare che si è svolta mercoledì mattina il rinvio a giudizio per 7 imputati nell’inchiesta sulle società da ‘schermare’ per continuare il business dei rifiuti. Una indagine che ha visto il contributo di Benito Natale, collaboratore di giustizia, e degli imprenditori che avrebbero subito il pizzo da alcuni degli imputati a processo.

A rischiare, come riporta ‘Cronache di Caserta’, sono: Sergio e Adolfo Orsi, imprenditori di Casal di Principe già coinvolti nell’inchiesta Eco4, Enzo Papa, ex poliziotto 59enne di Grazzanise, Antonio Mone, 51enne di Alife. I quattro sono accusati di intestazione fittizia di beni aggravata dalla finalità mafiosa.

Secondo la ricostruzione della procura Sergio Orsi, titolare della Flora Ambiente, avrebbe ceduto un ramo d’azienda alla Sia srl, società a lui riconducibile. Una mossa studiata per evitare interventi di confisca patrimoniale visto il coinvolgimento degli Orsi nell’inchiesta Eco4. Mone e Papa sarebbero coinvolti nell’inchiesta in quanto socio e amministratore della Sia srl, mentre Adolfo Orsi (figlio di Sergio) è finito nell’indagine perché liquidatore e rappresentante della Flora Ambiente. I quattro sono coinvolti anche in un secondo episodio di intestazione fittizia. Avrebbero infatti coinvolto Benito Natale, facendolo entrare come socio occulto della Sia srl.

Le estorsioni sono invece contestate ai due Orsi, Benito Natale, Francesco Salzano, 44enne di Santa Maria Capua Vetere, Ugo Di Puorto, 72enne di San Cipriano d’Aversa. Il gruppo avrebbe costretto due imprenditori a rinunciare ad una somma pattuita quale corrispettivo per il deposito su alcuni terreni dei veicoli della Flora Ambiente degli Orsi.

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