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Cronaca Orta di Atella

Chiede il pizzo all'ex sindaco nella piscina: sarà processato in abbreviato

La richiesta di denaro per conto del "clan del Coccodrillo"

Sarà processo con abbreviato per Domenico Brancaccio, 29enne, accusato di tentata estorsione con metodo mafioso nei confronti dell'ex sindaco di Orta di Atella Angelo Brancaccio. 

I giudici hanno ammesso il rito alternativo che si celebrerà a fine febbraio. L'imputato è difeso dall'avvocato Mirella Baldascino. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, il 29enne si sarebbe avvicinato all'ex primo cittadino atellano all'interno di una piscina a Succivo, chiedendo la somma di 5mila euro per il gruppo Caterino-Ferriero di Cesa.

In particolare Brancaccio per essere più convincente avrebbe speso il nome di Antonio Cristofaro (non indagato per questa vicenda), alias Tonino di Cesa detto “o’coccodrillo”, appartenente al gruppo “Caterino-Ferriero” del clan dei “Casalesi” e così soprannominato per avere un caimano con il quale minacciava gli imprenditori taglieggiati. 

In seguito alle minacce, Brancaccio - che invitò il 29enne a ritornare in un secondo momento - si recò dai carabinieri di Orta di Atella denunciando l'accaduto. Vennero così avviate le indagini. Quando Brancaccio si recò nuovamente presso la piscina per riscuotere la tangente ad attenderlo c'erano le cimici dei carabinieri che ripresero la richiesta estorsiva. Così è stato incastrato.

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