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Cronaca Portico di Caserta

Estorsione al ristorante, il fratello dell'ex boss sviene in aula

La vittima Mario Bifone accusa un malore durante la testimonianza nel processo a carico di Fisio

E' svenuto in videoconferenza mentre stava testimoniando da vittima di estorsione. E' successo nella giornata di ieri nel corso del processo a carico di Giuseppe Fisio, 44 anni di Recale e cognato del ras Alessandro Menditti, accusato di estorsione nei confronti di un altro personaggio con parentele "scomode": Mario Bifone, fratello di Antonio detto Zuzù, ex boss dei Mazzacane oggi collaboratore di giustizia. 

Bifone doveva essere sentito nel corso del processo ma mentre stava parlando su quanto accaduto ha accusato un malore e sarebbe addirittura svenuto. I giudici non hanno potuto fare altro che sospendere il processo e poi rinviarlo alla fine di marzo. Nel collegio difensivo è impegnato, tra gli altri, l'avvocato Giuseppe De Lucia. 

I fatti di cui al processo si sono verificati nell'aprile 2017 quando Fisio, dopo essersi introdotto nel ristorante di Bifone, specializzato in piatti tradizionali e zuppe di cozze, intimava al gestore di consegnargli sia la moto di sua proprietà che somme di denaro non meglio quantificate, ‘vantandosi’ dei suoi trascorsi giudiziari e con la minaccia di utilizzare due mitra in suo possesso.

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