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Cronaca Marcianise

Estorsione al promoter finanziario: cancellata la condanna a Belforte ed altri 2

La Corte d'Appello di Napoli dichiara la prescrizione. Confermato il sequestro di un Rolex d'oro

I reati sono estinti per intervenuta prescrizione. Questa la decisione della Corte d'Appello di Napoli che ha messo la parola fine al processo a carico del boss Salvatore Belforte, imputato insieme a Lorenzo Corvino ed all'imprenditore Vincenzo Russo di un'estorsione ai danni di un promoter finanziario.

Cancellata, dunque, la condanna inflitta in primo grado a 7 anni di reclusione. I giudici hanno confermato il sequestro di un orologio Rolex d'oro, trovato nella disponibilità del boss dei Mazzacane e ritenuto provento dell'attività delittuosa. I difensori degli imputati - gli avvocati Salvatore Piccolo, Federico Simoncelli, Picca ed Emilio Maddaluna - sono riusciti a dimostrare la scadenza dei termini processuali, con il reato che è stato dichiarato dunque estinto. 

I fatti risalgono al 1998. Il promoter dopo aver perso soldi di alcuni clienti in investimenti sbagliati si rivolse a Belforte ed agli altri due per un prestito per complessivi 600 milioni di lire (di cui 300 da Belforte). Non restituendo il denaro sarebbe stato minacciato a dare, a titolo di garanzia, alcuni Rolex ed anche un'auto. Poi denunciò l'estorsione subita ed una presunta usura da parte dei tre, reato caduto già nel primo grado di giudizio che ha visto le condanne solo per l'estorsione. 

Nel corso di una perquisizione a carico di Belforte venne rinvenuto proprio un orologio Rolex (da chiarire se appartenente al promoter) che venne sequestrato.

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