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Cronaca Trentola-Ducenta

Il fratello lo perdona dopo le minacce e lo 'accoglie' per i domiciliari

Un 30enne è stato scarcerato, è accusato di maltrattamenti contro familiari e conviventi e di estorsione

Il fratello lo perdona dopo le minacce e le aggressioni e lo 'accoglie' per i domiciliari. E' la vicenda che vede protagonista G. L. 30enne di Trentola Ducenta accusato di maltrattamenti contro familiari e conviventi e di estorsione. Il trentenne regolare assuntore di crack e cocaina, iscritto al Sert di Aversa durante una cena di famiglia avvenuta lo scorso dicembre dinanzi al rifiuto dei familiari di presargli delle somme di denaro, ha dato in escandescenza aggredendo il fratello e la cognata con un coltello da cucina. Nel tentativo di disarmare il figlio iracondo il madre cinquantottenne e la madre cinquantaquattrenne sono stati malmenati. La cena si è conclusa con una visita di gruppo all'ospedale Moscati con vari giorni di prognosi ciascuno.

Data l'insostenibilità della situazione i familiari di L. G hanno trovato il coraggio della denuncia ed il trentenne è stato tratto in arresto per maltrattamenti in famiglia ed estorsione. Dinanzi al presidente del Tribunale di Napoli Nord, dottoressa Miele L. G. difeso dall'avvocato Ferdinando Letizia è stato assolto per il reato di estorsione. Permane però la condanna infertagli a 3 anni 6 mesi di reclusione presso la casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere. Accolta l'istanza di sostituzione della misura cautelare dal Tribunale di Napoli Nord, L. G. sconterà la sua pena in regime di detenzione domiciliare a Castel Volturno, presso l'abitazione del fratello che ha concesso un'altra occasione al proprio congiunto, perdonandolo.

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