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Cronaca Marcianise

L'estorsione intercettata in diretta: "Questo è un infame". Poi gli spari contro la concessionaria

Così le nuove leve del clan cercavano di intimidire le vittime per costringerli a pagare

Nove episodi di estorsione ai danni di commercianti ed imprenditori nel giro di un mese. E chi si rifiutava di pagare la tangente a Francesco Piccolo, "il compariello di Agostino", ed al suo scagnozzo Gaetano Monica doveva pagarla o essere intimidito anche con spari contro le serrande.

E' questo lo spaccato che emerge dall'indagine della Dda che ha fatto luce sulle nuove leve del clan dei Piccolo-Letizia che, secondo l'ipotesi degli inquirenti, dopo l'arresto dei capi nel 2019 sarebbe stato retto da Agostino Piccolo, imprenditore incensurato legato ai Quaqquaroni da vincoli di parentela. Di particolare interesse il tentativo di estorsione da parte di Francesco Piccolo e Gaetano Monica al titolare di una concessionaria di auto di Marcianise.

Una richiesta di pizzo che gli inquirenti ascoltano in diretta. I due si presentano dall'esercente chiedendo la tangente per conto del "parente ed i compagni". Al rifiuto dell'esercente Francesco Piccolo, alias il secco (nel frattempo deceduto), va su tutte le furie e decide che deve fargliela pagare. "E' infame questo, hai capito? Si vede in faccia ... quando il cristiano è infame si vede subito". Così meditano vendetta.

Il piano di Piccolo prevede che a mettere in atto la rappresaglia sia Monica insieme ad un suo amico, Gaetano Viciglione, alias 'piscione'. "Stasera lo fai e basta", ripete Piccolo al suo giovanissimo scagnozzo, appena 19enne all'epoca dei fatti. Nella notte tra il 19 e 20 settembre vengono esplosi tre colpi di pistola, calibro 9x21, contro la saracinesca dell'attività.

Le indagini successive, anche con l'ausilio delle telecamere che hanno immortalato i protagonisti della vicenda nei pressi della concessionaria, hanno consentito di rinvenire nella disponibilità di Francesco Piccolo una pistola compatibile con quella utilizzata per il raid armato per intimidire il commerciante che non voleva pagare.

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