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Cronaca Casal di Principe

Chiede il pizzo al caseificio per conto di un 'affiliato ricoverato': assolto

Le vittime trovano il suo nome su Google e lo denunciano

Assolto Dionigi Pacifico accusato di tentata estorsione ai danni di un caseificio di Falciano del Massico. Questa la sentenza pronunciata dal collegio presieduto dal giudice Francica del tribunale di Santa Maria Capua Vetere al termine del processo.

I fatti si sono verificati nel 2015 quando Michele D.F., di Villa Literno e già giudicato, si recò presso l'azienda per riscuotere il pizzo per conto del gruppo Bidognetti. Nella circostanza nominò anche Pacifico, di Casal di Principe, chiedendo "un fiore per lui", indicandolo come il mandante della richiesta estorsiva. 

In quel periodo storico Pacifico era ricoverato in una clinica di Mondragone e l'estorsore aggiunse questa circostanza alle vittime, che cercarono quel nome su Google scoprendo l'appartenenza di Pacifico ai Casalesi. Ma di fatto con lui non ebbero nulla a che fare.

Per questo lo stesso pm della Dda Alessandro D'Alessio ha ritenuto non raggiunta a sufficienza la prova della partecipazione di Pacifico alla richiesta estorsiva, chiedendo l'assoluzione. Sulla stessa linea il tenore della richiesta del difensore di Pacifico, l'avvocato Mirella Baldascino, che ha sottolineato il fatto che il suo assistito non fosse a conoscenza del tentativo di pizzo e che il suo nome sia stato in qualche modo "millantato" dall'altra perdona, già giudicata. I giudici, al termine di una breve camera di consiglio, hanno pronunciato il loro verdetto: assoluzione.

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