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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Battaglia legale tra Comune e Istituto Diocesano del Clero per l'esproprio di un terreno

I proprietari del Macrico portano in Cassazione l'Ente per ricalcolare il rimborso

Finirà davanti ai giudici della Suprema Corte di Cassazione la battaglia legale in atto tra il Comune di Caserta e l’Istituto Diocesano per il Sostentamento del Clero di Caserta, proprietario tra l’altro del Macrico, area al centro di una diatriba decennale. Un contezioso legale dovuto al decreto di esproprio disposto da palazzo Castropignano nei confronti di un terreno in via Madonnelle, località Petrarelle, per consentire i lavori di ampliamento e sistemazione della strada comunale.

Per il terreno l’Ente aveva stabilito una indennità di 19mila e 488 euro ma l’IDSC, tramite il sacerdote Antonio Aragosa, ha fatto ricorso perché riteneva necessario rettificare e aggiornare tale cifra fino ai 75mila euro richiesti dall’Istituto. Il caso è già arrivato lo scorso giugno alla Corte di Appello di Napoli, Quinta Sezione, che ha dichiarato inammissibile la domanda di determinazione dell’indennità di esproprio, compensando tra le due parti in causa le spese di giudizio.

Ora l’Istituto guidato da don Aragosa ha promosso un nuovo ricorso dinanzi alla Corte di Cassazione. Il Comune ha quindi conferito, con una determina del dirigente Luigi Martino, l’incarico all’avvocato Lidia Gallo di difendere l’Ente.

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