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Cronaca Maddaloni

La morte di Daniele, il boss confessa in aula: "Sì, ho sparato io"

Esposito conferma le dichiarazioni di Senneca così come Mastropietro. Ora la partita giudiziaria si gioca tutta sulla premeditazione per tentare di evitare l'ergastolo

Dopo la confessione di Domenico Senneca, arrivano anche quelle di Antonio Esposito ‘o Sapunar’ e Antonio Mastropietro: praticamente il cerchio attorno l’omicidio di Daniele Panipucci, ucciso a Maddaloni nel 2016, è completamente chiuso.

Dopo il colpo di scena della precedente udienza, con la decisione di Senneca di ammettere di aver preso parte al delitto, arrivano a ruota anche quelle degli altri due imputati. Esposito ha confessato di aver sparato contro Panipucci al termine di una lite, circostanza confermata anche da Mastropietro. Entrambi però hanno dichiarato, così come Senneca nella precedente udienza, che l’omicidio non era stato premeditato.

E qui si gioca la partita giudiziaria tra la ricostruzione del pm della Dda Luigi Landolfi ed il collego difensivo (Romolo Vignola, Dezio Ferraro e Vittorio Guadalupi): nel caso non venisse riconosciuto l’omicidio premeditato così come ricostruito dalla Procura Antimafia, infatti, gli imputati potrebbero evitare il carcere a vita.

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