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Cronaca Maddaloni

Dirigente di polizia assolto: "Ho vissuto due anni d'inferno"

Schettino scagionato dalle accuse di aver favorito don Barone. Atti in Procura per omessa denuncia per il commissario Esposito

"Ho vissuto due anni d'inferno". Così il dirigente del commissariato di Maddaloni Luigi Schettino, assolto con formula piena nell'inchiesta sugli esorcismi, all'uscita dal tribunale dopo la sentenza.

Il poliziotto, difeso dall'avvocato Carlo De Stavola, ha assistito alla lettura del dispositivo del tribunale di Santa Maria Capua Vetere dall'ultimo banco dell'aula della Corte d'Assise. Assoluzione perchè il fatto non sussiste. Questo il verdetto. "Uno è innocente fino alla sentenza anche se sa di esserlo dal primo momento - ha detto a margine del verdetto - Ringrazio i miei avvocati che mi hanno creduto ed i giudici che hanno pronunciato la loro sentenza in maniera del tutto indipendente". Sul suo rientro in servizio Schettino ribadisce come "non potevo lavorare con un peso così addosso, adesso mi metterò in contatto con la mia amministrazione".

Il dirigente era accusato di aver invitato la sorella della vittima delle percosse di don Barone a ritirare l'esposto contro il parroco. Fatti che sono stati smontati nel corso del dibattimento. I giudici hanno disposto l'invio degli atti in Procura per omessa denuncia sia per Schettino sia per il commissario Vito Esposito che, a distanza di 4 mesi dai fatti e quando ormai il caso era scoppiato, ha redatto la relazione di servizio alla base delle accuse al dirigente. Una questione sulla quale i giudici del tribunale di Santa Maria Capua Vetere hanno ribadito come Esposito, sentito come testimone assistito dal suo avvocato di fiducia, sarebbe dovuto essere indagato sin dal principio. Ed ora si apre un fascicolo anche a suo carico. 

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