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Cronaca Maddaloni

L’ombra della camorra sul voto, verifica Dda sui ‘seggi caldi’

Il Pd: “Speriamo che non venga accertata alcuna condotta illecita”

Il day after è sicuramente quello più difficile per il neo sindaco di Maddaloni Andrea De Filippo che, sebbene stia cercando di guardare avanti rispetto al lavoro da fare, soprattutto per quel che concerne l’ordinaria amministrazione, non può non essere distratto dall’indagine che la Direzione distrettuale antimafia ha aperto sulle elezioni del 10 giugno scorso.

Voti comprati: focus nei 'seggi caldi'

Ad oggi sotto la lente del magistrato Dda Luigi Landolfi è finita Teresa Esposito, sorella di Antonio (condannato per l’omicidio Panipucci poche settimane fa), ma in realtà l’indagine potrebbe anche allargarsi ad altri candidati. Il magistrato ha chiesto il sequestro di tutti i verbali delle elezioni, bloccando di fatto il lavoro della commissione elettorale e, al tempo stesso, rendendo impossibile la proclamazione degli eletti. Si dovrà ora ricostruire i voti che sono stati assegnati nei ‘seggi caldi’ (soprattutto via Feudo) e fare alcune verifiche con altri elementi che sono al vaglio degli inquirenti. L'ipotesi al vaglio degli inquirenti è che ci possa essere stata una compravendita di voti che abbia interessato alcuni candidati.

Il Pd: “Speriamo che non ci siano condotte illecite…”

Intanto anche il Partito democratico di Maddaloni ha fatto sentire la sua voce relativamente all’indagine della Dda. “Seguiamo con grande attenzione l'indagine condotta dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli sulle amministrative maddalonesi - ha affermato in una nota il segretario cittadino Alfonso Formato - accordando massima fiducia all'operato degli inquirenti e con l'auspicio che non venga accertata alcuna condotta illecita. Diversamente, la dignità della nostra città verrebbe nuovamente calpestata. Il sequestro dei verbali dei seggi ha purtroppo bloccato i lavori della commissione elettorale centrale, che dunque non potrà procedere alla proclamazione del consiglio comunale. Attenderemo il responso ufficiale della commissione con la serenità di chi ha scelto di rappresentare un metodo: quello della coerenza, della serietà, della riconoscibilità dei percorsi, della legalità. Una scelta che rinnoviamo ogni giorno, perché siamo convinti che in politica il metodo venga prima dei numeri”.

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