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Cronaca

Cellulari nella cabina elettorale: si rischiano multe fino a 15mila euro

La Cassazione ha confermato la condanna per un cittadino: "Viola la segretezza del voto"

Fotografare la scheda elettorale appena votata nella cabina o semplicemente introdurvi strumenti atti a fotografare è reato e può costare molto caro all’incauto elettore.

La Suprema Corte di Cassazione con una sentenza emessa lo scorso 1 marzo ha confermato che costituisce reato, l’introduzione nella cabina elettorale di strumenti atti a fotografare e ancor di più utilizzarli per fotografare il voto espresso, perché integra la violazione del principio costituzionale della segretezza del voto.

L’uomo era stato punito con 15mila euro di ammenda in primo e secondo grado di giudizio (dal Tribunale e confermato dalla Corte di Appello) per avere introdotto nella cabina elettorale il proprio telefono cellulare scattando una fotografia alla scheda appena compilata. L’imputato aveva proposto ricorso alla Suprema Corte, e nonostante avesse ammesso di aver fotografato la propria scheda si era difeso sostenendo che sarebbe stato onere del presidente della seggio elettorale invitare l’elettore a non introdurre all’interno della cabina di voto alcun mezzo di riproduzione visiva. I Giudici Supremi hanno invece respinto il ricorso.

Un avvertimento per tanti in provincia di Caserta dove ad ogni competizione elettorale si registrano scatti "fuorilegge" delle schede appena votate con conseguenti interventi delle forze dell'ordine.

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