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Cronaca Casal di Principe

Duplice omicidio nella faida di camorra: "Setola fu anche il mandante"

Il pm "allarga" l'accusa ma il killer dei Casalesi si difende: "Non ho partecipato al delitto"

"Non ho partecipato al delitto. Ne sono venuto a conoscenza mentre ero in una masseria". Lo ha detto il killer dei Casalesi Giuseppe Setola nel corso del processo per il duplice omicidio di Nicola Baldascini ed Antonio Pompa, avvenuto nel 1997 nell'ambito della faida tra il gruppo Bidognetti e quello guidato da Salvatore Cantiello, detto Carusiello.

Stamattina Setola, difeso dall'avvocato Paolo Di Furia, si è sottoposto all'esame da imputato dinanzi alla Corte d'Assise di Santa Maria Capua Vetere presieduta dal giudice Giovanna Napoletano. Il killer ha rinnegato di aver preso parte all'agguato ma per il pm Setola sarebbe stato anche il mandante del duplice delitto, al punto da modificare l'imputazione per il capo dell'ala stragista. 

Si tornerà in aula alla fine di gennaio quando sul banco dei testimoni ci sarà Raffaele Bidognetti, il figlio del capoclan Francesco Cicciotto 'e Mezzanotte, divenuto collaboratore di giustizia. 

Secondo la Dda, dopo un agguato a cui scamparono Aniello Bidognetti e proprio Setola, che venne dato l'ordine di uccidere i due appartenenti al clan rivale. Fu Anna Carrino, che ha patteggiato la sua pena, a farsi portavoce dell'ordine giunto dal carcere armando la mano dei sicari del clan. 

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