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Cronaca Casal di Principe

Fermati con la droga in cassaforte: moglie assolta, marito condannato

La sentenza per i coniugi col rito abbreviato

Si dividono le strade giudiziarie del pluripregiudicato Alfredo Taliento e della moglie Patrizia Rubino, accusati di detenzione illecita di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio e possesso e fabbricazione di documenti identificativi falsi: assolta lei, condannato a 2 anni di reclusione lui.

E’ quanto deciso dal gip Vincenzo Saladino del tribunale di Napoli Nord, in sede di rito abbreviato, nei confronti della coppia casalese d'adozione tratta in arresto lo scorso 10 giugno dai carabinieri della compagnia di Casal di Principe. Nella coppia, rappresentata dall'avvocato Mirella Baldascino, la posizione di Rubino è apparsa “minore” per il giudice tanto da pronunciare formula assolutoria. Per entrambi il pm aveva formulato richiesta di condanna a 2 anni e 8 mesi. Il legale, nella sua arringa, ha fatto emergere l'estraneità dei fatti contestati a Rubino.

I carabinieri della compagnia di Casal di Principe si erano recati a casa della coppia in via Aldo Fabrizi per eseguire una perquisizione disposta dalla Procura di Potenza a seguito di procedimento penale per truffa nei confronti di Patrizia Rubino. Mentre i militari eseguivano la perquisizione, la coppia mostrò segni di nervosismo in particolar modo quando i carabinieri di diressero in cucina. Lì, rovistando sotto il lavello, trovarono occultata da bustoni dell’immondizia, una cassaforte con tastierino elettronico e chiave di emergenza. Forzata la stessa, vennero rinvenuti 284 grammi di hashish suddivisi in 37 panetti e dosi confezionate di diversa forma e peso. Vennero rinvenuti anche un bilancino di precisione, 2 carte d'identità false ed una carta d'identità ed una tessera sanitaria appartenenti ad un cittadino residente in Sant'Agata Bolognese.

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